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MILANO — A meno di due settimane dall'inizio delle passerelle di Milano Moda Donna, non è ancora pronto ...

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La griffe giapponese, che proprio da Milano era stata lanciata, così spiega la rinuncia: «Avevamo già molto mal digerito la data del 22 gennaio, poichè Evisu, marchio internazionale, non può permettersi di aprire per la quarta edizione le sfilate milanesi, rinunciando così a stampa e buyer stranieri. Non avendo però avuto dalla Camera della Moda alcuna alternativa, avevamo accettato l'imposizione. Ma a tutt'oggi, a soli 12 giorni dalla data assegnata, la Camera non solo non ci ha ancora comunicato la sala ma non ha nemmeno provveduto ad inviare a tutti gli uffici stampa il calendario ufficiale. Questo atteggiamento dell' organismo che dovrebbe supportare e coordinare le attività degli uffici stampa italiani, ci ha portato a fare una scelta diversa costringendoci a cercare una data all'interno del calendario delle sfilate parigine». Montano intanto le voci, difficili da controllare in assenza di una versione ufficiale del calendario, che parlano di sfilate sovrapposte nello stesso orario e di tante passerelle importanti messe a tarda ora, quando i giornalisti dei quotidiani sono fuori tempo massimo per la chiusura delle pagine.

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