IL FIGLIO DI VASCO DEBUTTA NEL CINEMA
Per Davide Rossi niente musica. Meglio il grande schermo
Biondo, occhi verdi, con tanto di grinta, simpatia e fascino del celebre genitore (ma decisamente più bello...) il diciassettenne (ad aprile diventerà maggiorenne) Davide Rossi, che da tempo dichiara di avere il pallino della recitazione, sarà tra i protagonisti di «Sopra e sotto il ponte», pellicola prima di Alberto Bassetti, noto autore e regista teatrale, al suo debutto sul grande schermo con l'omonima opera scritta da lui, collaudata in scena già un paio di volte. Il film, prodotto da Ars Millennia, batterà il primo ciak a marzo nella Capitale. Vasco Rossi ha tre figli, tutti maschi. Luca, che la sua attuale compagna Laura gli ha dato dodici anni fa, e due avuti da rapporti precedenti. Tra loro Davide, nato a Roma, che fin da giovanissimo manifesta una grande passione per la recitazione. Al suo attivo, infatti, ha già un fotoromanzo ed un cortometraggio. «Durante i provini l'ho scelto senza sapere che fosse il figlio della celebre rockstar - dice Bassetti - mi ha colpito il suo sorriso accattivante ed il mix di spavalderia ed insicurezza che esprimeva, atteggiamento tipico di quell'età, lasciando intravedere però una profonda sensibilità. Esattamente il tipo che cercavo». La pellicola racconta infatti il mal di vivere di un gruppetto di giovani e dei loro genitori. La storia, parallela, di due famiglie di diversa estrazione sociale. Le musiche del film saranno del noto jazzista Paolo Fresu. Tra gli interpreti, Lorenzo De Angelis, Clio Bassetti, il percussionista senegalese Ismaila, Graziano Piazza, Isabel Russinova nella parte della mamma di Valerio, interpretato appunto da Davide Rossi. Sembra che Blasco, da padre premuroso, prima di dare l'autorizzazione al figlio minorenne per girare, abbia voluto leggere la sceneggiatura. «Per me è stato un gran piacere sapere che la storia gli sia piaciuta - afferma il regista - Il tema è infatti di grande attualità. E tengo a precisare che la scena finale, legata all'immagine del giovane protagonista che pensa di gettare un sasso dal cavalcavia per uccidere il padre che sta fuggendo con un donna più giovane, non ha nessun legame con i tragici fatti di Tortona, dato che è stata scritta tre anni prima».