di ANNA CINZIA TIENI LEGGEREZZA che ricorderà ali di farfalla, fibre biologiche e tessuti tecnologici.
Saranno queste le nuove tendenze moda di stoffe e tessuti nelle collezioni primavera-estate del prossimo anno. Collezioni che avranno un unico must, quello di ricordare la natura nelle sue forme, nei suoi colori, e nella capacità di infondere pace ed energia senza trascurare il potere di seduzione. Presentate a Milano in occasione della principale fiera internazionale dedicata ai tessuti e agli accessori per l'abbigliamento, le tendenze per la prossima stagione nascono dallo sviluppo di tre temi fondamentali che «Moda In» ha proposto in collaborazione con l'Istituto Europeo del Design. Le parole d'ordine sono: «Pure» (puro), «Juicy» (succoso) e «Shaded» (ombrato), ossia un mix creativo tra luci e ombre. Cotone, seta, lino, canapa, ma anche lana, saranno i tessuti protagonisti della primavera-estate 2005. Fibre naturali che si intrecceranno a filati sintetici per un confort ed una praticità maggiori. Anche i colori rispetteranno il trend della stagione. Nessuna concezione all'artificio e tinte che ricorderanno le qualità cromatiche della frutta e delle piante. Il risultato sarà dunque un tessuto a trame leggerissime eppure molto resistente, dai colori pieni che non sfoceranno però in tinte stridenti. Un insieme armonico che si adatti facilmente al corpo e alla personalità di chi indossa il capo trasferendo sul tessuto il naturale movimento delle cose. Tendenze che, pur nel rispetto della praticità, punteranno più ad uno stile elegante lasciando indietro il casual, finora unico sinonimo di confort. Giunta alla sua 41esima edizione, Moda In si propone quest'anno di rilanciare un mercato in difficoltà. Forte della presenza di grandi firme, tra le quali Byblos, Egon von Furstenberg, Enrico Coveri, Krizia, Laura Biagiotti, Missoni, Alberta Ferretti e Reporter. I dati, in fondo, parlano chiaro. I tessuti di cotone nel primi 10 mesi del 2003 hanno segnato un calo delle importazioni pari al - 8,6. Tengono invece le esportazioni con un + 0,6%. Male la seta le cui vendite sono diminuite del 13,5%. Unico dato positivo quello del lino crescito nelle importazioni dell'1,6% e nell'export dell'11,4%. La manifestazione, quindi, intende sottolineare che i cali consistenti che hanno colpito l'industria tessile negli ultimi tempi possono essere recuperati evidenziando, come ha affermato il presidente di Moda In Max Dubini, i punti di forza del settore individuati in creatività, flessibilità, rapporto qualità-prezzo dei nostri tessuti, e soprattutto il valore di una filiera completa che va dalle fibre all'alta moda. All'interno della fiera, che si chiude oggi, anche uno spazio dedicato al progetto «Future Textile», lanciato da Moda In e per il quale gli studenti della scuola di moda dello IED hanno realizzato circa quaranta t-shirt puntando su creatività e innovazione.