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di ALESSANDRO GIANNOTTI NEW YORK — Essere stilisti non è da tutti.

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È il caso di Paul Hardy che ha proposto abiti poveri di contenuto e esageratamente ricchi di dettagli inutili per non parlare dei pantaloni portati sotto una tunica di seta che sta sotto a un top di paillettes che a sua volta è indossato sotto un pullover. Troppi strati! Peccato per i lunghi cardigan in cachemire, bellissimi, che non si notavano quasi. Applausi, invece, dal giovane Yigal Azrouel (nella foto) per una collezione femminile, provocante, ma senza alcun eccesso. Ecco, allora, silhouette aderenti con gonne a tulipano in pelle o in raso, giacchine in nappa col dietro in satin, o bluse in chiffon di seta a collo alto per un piacevole gioco di trasparenze. La pelliccia è in visone a bolerino optical a lisca di pesce. C'è poi chi, come Jeremy Scott - stilista non certo alle prime armi - ha proposto uno spettacolo di pon-pon girls che con gli abiti aveva ben poco a che fare. Va bene che la moda deve essere spettacolo, ma che per lo meno ci sia, da qualche parte! Sa, invece, come spettacolizzare le sue presentazioni Betsey Johnson che questa volta l'ha ambientata in un night-club anni '80 affermando un suo stile tutto particolare. Lingerie sexy, corpetti in pizzo e tutù per una donna femminile con richiami punk. Stravaganze a parte ecco i giovani di DKNY. Per lei morbidi pullover in cachemire, pantaloni da cacciatore, giacche jaquard, tailleur indossati con stivali in lucertola mentre per lui molto casualwear con pantaloni cargo, giacche in velluto dalla spalla squadrata sotto comodi parka. Per una clientela Very Upper East Side newyorkese, Carolina Herrera. I pantaloni si rifanno a quelli da sci degli anni '30 da mettere dentro gli stivaletti, la gonna lunga è in morbida lana con una fila di mega-bottoni sul fianco, alla vita una sciarpa con intarsi dorati. Eleganza ed estrema cura del dettaglio anche per l'inglese Amanda Wekeley con ispirazione vintage per gli abiti in jersey stampati e per le pellicce di lapin anche colorate. Silhouette fascianti per i tailleur e per l'abito con scollo a V in nappa. Le scarpe sono Made in Italy. Femminilità anche da Tracy Reese che ha saputo giocare con i disegni nei colori dell'autunno.

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