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BERLINALE

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«Primo amore» stroncato dai critici tedeschi

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Pesantissimo il giudizio del berlinese «Tagesspiegel», che ha titolato il suo articolo in italiano con la parola «Basta!» e che nel fallimento generale mette anche il direttore della Berlinale, Dieter Kosslick per aver scelto di presentare la pellicola. «Tutti amano e lodano Kosslick», scrive il critico del giornale, «ma questo "Primo amore" è stato un amore cieco. E come contributo in concorso alla Berlinale un autentico autogol. Per amore del festival e del suo direttore vogliamo dimenticarlo al più presto». Anche il quotidiano «Frankfurter Allgemeine Zeitung» va giù durissimo, quando scrive che «non c'è niente da salvare in questa pellicola, che non riesce mai a trasmettere nemmeno un'ombra di plausibilità». La conclusione della «Faz» è che «rimane un mistero la partecipazione in concorso di questo film». Il giornale «Die Welt» è più sbrigativo e si limita a constatare che il film di Matteo Garrone ìce lo saremmo risparmiato». Il colpo di grazia arriva dal critico di «Der Spiegel», che sul sito online del settimanale ricorda come durante la proiezione del film molti critici hanno gridato che la visione «è una perdita di tempo». L'autore dell'articolo definisce il film «assolutamente insensato» e se la prende con il direttore del festival, quando scrive sarcasticamente che «Qui si ha senz'altro il pieno diritto di indignarsi ad alta voce su un film mostruosamente brutto!».

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