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di ANNA CINZIA TIENI ZAFFIRI e brillanti, orologi incastonati di diamanti, abiti che ...

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Un successo di cui sarà orgoglioso Luciano Coin, ideatore della fiera Luxury&Yachts, e che di certo conferma quanto lo stesso Coin sottolinea: confondere il lusso con la ricchezza è mancanza di cultura. Eh già, e lo sanno bene, evidentemente, gli stranieri che in questi giorni hanno affollato il più lussuoso show room italiano, spendendo, per piccoli o grandi capricci di lusso, anche trecentomila euro. Una cifra certo non difficile da raggiungere, considerando che al Luxury&Yachts niente, o quasi, espone un cartellino al di sotto dei ventimila euro. Quando si dice che la classe non è acqua, e quando, soprattutto, avendo voglia di mettere mano al portafoglio, solo la voglia certo, e non la possibilità, perché in fondo è una questione di cultura, si può trovare davvero di tutto. Dalla nuova Ferrari alla Maserati Quattroporte, passando per la Zonda, la macchina più costosa al mondo, di Pagani Automobili fino alla Lamborghini di Auto Touring 2000 e alla Maserati appartenuta ad Evita Peron. Dal diamante unico al mondo con cento sfaccettature creato da Roberto Coin, agli orologi e gioielli di Bulgari, Chopard e De Grisogono. Dalle pellicce firmate Carlo Tivioli, alle scarpe create a mano da Bettanin Venturi, Olga Berlutti e Saskia Wittmer. C'è la sartoria italiana di Raffaella Curiel, Cristina Fioranelli, Egon von Furstenberg, Fausto Sarli e Florin Cristea, e poi la tiara in cristallo di Clive Christian commissionata da Fortnum & Mason per la Regina Elisabetta II d'Inghilterra. Ci sono le cravatte di Roda e i gioielli d'artista dei F.lli Filippini, le cucine personalizzate di Minotti e i fucili dei F.lli Piotti, arredi del Novecento e mobili e oggetti antichi d'Oriente di Thais. Un elenco che potrebbe allungarsi ancora molto, ma dal quale certo non possiamo escludere la Peace Pen, la penna più preziosa al mondo, o qualche altro piccolo articolo come l'elicottero di S.A.M., le moto Harley Davidson, e il prezioso calamaio di Carlo Alberto di Savoia utilizzato per la firma della pace di Villafranca. Un passato e un presente che si rincorrono a colpi di centinaia di migliaia di euro. Dai rari dipinti dell'Ottocento da Bottegantica e Bottega d'Arte ai pianoforti di Fazioli, dalle opere dei più grandi interpreti del Novecento della Galleria Marescalchi ai gioielli d'epoca di Veschetti Gioielli. Anche i fumatori sono ben accetti al salone del lusso di Verona. Per loro, accessoristica per fumatori di sigari e articoli da gioco di Cartujano. Infine, impossibile non darne almeno un cenno, yachts, mega yachts, barche a motore e gommoni. Perché a Verona anche la nautica ha il suo spazio. Sempre più grande e costoso.

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