VIA CON «COLD MOUNTAIN»
La prima delusione si è avuta ieri sera in occasione dell'inaugurazione, quando a presentarsi al pubblico, arrivato per assistere alla proiezione dell'atteso «Cold Mountain», è stato solo il regista Anthony Minghella insieme ad un paio di attori coprotagonisti. A rovinare la festa di Kosslick sono stati prima Nicole Kidman, che all'ultimo momento ha dato forfait. In compenso è stato annunciato ufficialmente che l'attrice interpreterà per il grande schermo la strega Samantha in «Bewitched», adattamento della celebre serie televisiva degli anni Sessanta, «Samantha la strega», diretto da Nora Ephron. Dopo mesi di trattative, l'attrice e la Columbia sono finalmente giunti a un'intesa, ma per assicurarsi la sua presenza sul set entro la prossima estate, la major ha imposto all'attrice un accordo del tipo «pay or play»: sarà pagata soltanto se farà di «Bewitched» il suo prossimo impegno cinematografico, quindi non appena saranno terminate le riprese di «The Interpreter», film che Sydney Pollack sta girando con lei in questi giorni a New York. Poi è arrivata la disdetta del protagonista Jude Law, che non si è degnato di dare spiegazione alla sua assenza. In ogni caso «Cold Mountain», presentato fuori concorso e che dalla critica è stato ribattezzato «Il paziente americano», con allusione all'altro film di Minghella «Il paziente inglese», ha ricevuto un'accoglienza più che modesta dal pubblico e dai giornalisti. E dire che Kosslick voleva inizialmente aprire il festival con il film sudafricano «Country of my skull» di John Boorman, ma a causa dell'assenza della protagonista Juliette Binoche, ha deciso quasi in dirittura d'arrivo di spostarlo per far posto alle star di «Cold Mountain». A rovinare ancora di più la festa al direttore c'è stato il fatto che mercoledì sera per la manifestazione di consegna della «Goldene Kamera», nella Konzerthaus di Berlino c'è stata un'autentica sfilata di divi hollywoodiani, da Nicholson a Tony Curtis, a Stallone, a Peter Falk.