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di KATIA PERRINI IN PRIMA fila non ci sono signore ingioiellate, appena uscite dal parrucchiere ...

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Per una volta nel parterre di una sfilata ci sono donne con il volto segnato da un'esistenza difficile. Sorridono e applaudono, le detenute di Rebibbia, nel vedere per la prima volta abiti da sogno all'interno del carcere. Nei loro occhi si legge un mondo, ogni singola piega del viso racconta storie di dolore e sofferenza, mentre davanti a loro passano giovani donne bellissime e libere. L'universo dorato della couture e il grigiore di una cella. Due mondi agli antipodi che si incontrano. L'ha voluto Stefano Dominella, il presidente di AltaRoma, e ci è riuscito. Così ieri pomeriggio a Rebibbia sono saliti in passerella i vestiti delle maison storiche da Galitzine a Furstenberg, dalle Sorelle Fontana alla Curiel, da Sarli a Riva, Gattinoni e Mattiolo. E quelli degli stilisti più giovani (Scognamiglio Coretti, Gervasio, Mozzilo, Consiglio, Betterelli, Thiela). Non solo una sfilata ma soprattutto la prima lezione di moda. Sì perché quaranta delle oltre trecento detenute inizieranno un corso tenuto dai docenti dell'Istituto superiore di design. E a luglio le creazioni delle recluse, interamente realizzate nei laboratori di Rebibbia, saranno presentate durante la settimana capitolina dell'alta moda per l'autunno-inverno. Non vedono l'ora di cominciare, queste donne che nella moda vedono una possibilità di riscatto e di reinserimento nella società. La loro gioia emoziona il vicesindaco Maria Pia Garavaglia, Susanna Agnelli, Gabriella Bertinotti, Beatrice Marzano e Fabrizio Frizzi, tutti presenti all'evento. Il popolare conduttore è la vera star. Le detenute hanno chiesto esplicitamente di vederlo, l'hanno abbracciato e baciato e si sono fatte fotografare con lui. «È un'idea luminosa e di grande sensibilità - ha detto Frizzi - ero già stato in un carcere per girare una fiction e per me fu uno shock notevole. Dal di fuori non immaginiano neanche lontanamente l'atmosfera che si respira qui». Spenti i riflettori, le recluse rientrano in cella e gli addetti ai lavori tirano un sospiro di sollievo. Dominella, soddisfatto, guarda già al prossimo appuntamento di luglio e annuncia che le sfilate saranno sotto il segno del grande sport e, quindi, delle Olimpiadi. Dopo il cinema un'altra grande sfida. «Incontrerò il presidente Pescante - spiega il presidente di AltaRoma - e spero di poter raggiungere al più presto un accordo».

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