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Venezia nell'ultima raccolta

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La brevità è del resto la caratteristica delle sue raccolte, tra cui «Mari baltici», «I ricordi mi vedono» e, l'ultima uscita, nel '96, «La lugubre gondola», che riprende il titolo da una composizione di Liszt, a suggellare la passione del poeta per la musica. In Italia Tranströmer è poco e da poco conosciuto, sebbene alla nostra cultura parecchio avvicinato. La sua raffinata vena poetica, insomma, non ha conquistato i colossi della nostra editoria, talvolta abbagliati da nomi più alla moda, ma meno profondi. Così, la prima edizione italiana è del 1999, nella traduzione di Giacomo Oreglia, massimo conoscitore della poesia scandinava («Poesie», con prefazione di Stalislao Nievo, Centro Nazionale di Studi Leopardiani, istituto presieduto da Mario Luzi, storia italiana di Nobel più volte candidato, ma invano). Nel 2001 Crocetti ha pubblicato «Poesia dal silenzio», a cura di Maria Cristina Lombardi. Herrenhaus ha appena dato alle stampe l'ultima raccolta, «La gondola lugubre», a cura di Gianna Chiesa Isnardi, docente all'università di Genova. Che annota: «Il viaggio poetico sulla lugubre gondola è una sorta di riassunto della vita. Un viaggio che, come suggerisce il poeta, va fatto nel silenzio: una tastiera muta diffonde tuttavia una melodia misteriosa e accattivante». Premio Internazionale Nonino, salirà sabato sul palco allestito in distilleria col sociologo francese Edgar Morin e col fisico italiano Marcello Cini. Scelti da una giuria composta tra gli altri da Ermanno Olmi, Claudio Magris, Peter Brook, V. S. Naipaul. Li. Lom.

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