«LE ANTICHE OLIMPIADI»
Ogni giorno si allena tre ore in piscina. Quando ho saputo che è stato scelto e che si prepara senza fermarsi un giorno in vista dell'appuntamento di una vita col suo sport ho capito quanta anima c'è ne «Le antiche Olimpiadi» di Mario Pescante scritto con Piero Mei. Il volume è dedicato al grande sport nel mondo classico. Unisce, con singolare naturalezza, storiografia e passione fin quasi a diventare romanzo storico seducente anche per chi vive lo sport solo come una fatica individuale o come un grande imbroglio nazionale. Mario Pescante, uomo di sport e di competizioni mondiali, conosce il campo avendolo percorso da protagonista e da manager. Capo missione della squadra italiana a sette edizioni dei Giochi olimpici estivi e a cinque delle Olimpiadi invernali, è anche fondatore dell'Accademia Nazionale Olimpica. Oggi, come sottosegretario ai Beni Culturali con delega allo Sport e presidente dei Comitati Olimpici europei, non dimentica la sua storia, quasi sempre parlando fuori dal coro con una rara concretezza. In ogni occasione, anche davanti al Papa, incarna il comune sentire dell'uomo della strada che, tifoso o palestrato che sia, sa che per ciascuno stadio riempito coi campioni del calcio ci sono migliaia di giovani che quotidianamente vivono la propria esperienza unica e irripetibile fatta di passioni, allenamenti, delusioni e soddisfazioni tanto grandi da segnare una strada per la vita. Dalla condanna senza mezzi termini del doping alla promozione per i vitalizi «Onesti» agli ex campioni, Pescante, uomo di sport preteso dalla politica, si riconosce in molti passaggi del suo libro. Pagine di storia e di storie che svelano curiosità di un mondo classico votato alla competizione, sfrenato nella ricerca del premio eppure sottoposto in ogni epoca alla strumentalizzazione del potere che s'insinuava fra le gare ora sospendendole ora celebrandole fuori misura. Credo che l'intento di Pescante nel parlare oggi di mondo classico, sia stato soprattutto quello di dimostrare che ieri come oggi, l'agonismo fa parte della natura umana e come ogni parte del nostro spirito attivo rispecchia le sollecitazioni e gli umori del tempo che viviamo. Un'opera complessa che può anche essere usata a sussidio nozionistico per curiosare in un mondo che la scuola e gli studi classici sfiorano appena, ma che sicuramente rappresenta la determinazione di convincere protagonisti e appassionati che senza sport è più difficile conoscersi, mettersi alla prova e misurare le proprie potenzialità. Proprio come si fa da qualche millennio a questa parte. Mario Pescante Piero Mei «Le antiche Olimpiadi» Rizzoli 340 pagine, 16 euro