The Deal, la resistibile ascesa di Tony Blair
Il grande cineasta inglese ha inaugurato a Biarritz, il Festival internazionale dei programmi tv di qualità (Fipa) mettendo a nudo le «relazioni pericolose» dell'attuale premier britannico con la sua fiction «The Deal» (L'Affare). Ciò che il regista ha sottolineato con questo film-tv audace è la mancanza di etica all'interno dei giochi di potere e la corsa a ostacoli che alcuni candidati sono pronti ad affrontare se fra le asticelle da saltare c'è il tradimento o l'inganno. «Penserete che ciò che ho raccontato in questa fiction non sia mai avvenuto - ha avvertito Stephen Frears - e nessuno potrebbe nemmeno immaginare che dei grandi politici possano ricorrere a qualunque mezzo pur di centrare conquistare il governo di un grande Paese come la Gran Bretagna. Eppure, tutto in "The Deal" è reale». «The Deal» parte con la disastrosa sconfitta subita dai Laburisti nel 1983 ad opera di Margaret Thatcher. Da lì la corsa testa a testa di due giovani deputati progressisti Tony Blair e Gordon Brown, sostenuti dal decano John Smith che li considera il futuro del partito. Tra i due il leader per eccellenza è l'idealista Gordon Brown che alleva Blair insegnandogli praticamente tutto. Nel '92, appena John Major è eletto, Tony Bair invita Gordon Brown a presentarsi candidato alla testa dei laburisti e si offre di sostenerlo, ma questi rifiuta l'allettante proposta e giura fedeltà a Smith. Più avanti, però, Blair diviene ministro degli Interni del Governo-ombra, mentre Brown ne è ministro delle Finanze. La popolarità dei due «puledri di razza» sale enormemente. Nel Frattempo, 1994, muore John Smith, e il partito Laburista ha bisogna di un nuovo leader. I due contendenti si fronteggiano, consapevoli che il vincitore prenderà tutto e l'altro resterà escluso. Blair chiede a Brown di sostenerlo e gli promette l'alternanza nella legislatura successiva, se come prevede giustamente big Gordon, i Laburisti, continueranno a vincere per un'intera generazione. Blair va al governo, come è noto, ma i patti restano disattesi: Brown sta ancora aspettando che Tony gli lasci la poltrona di premier. È duro e puro il film-tv che Stephen Frears ha girato per Granada Media e certamente non farà piacere a Tony Blair, che all'indomani della guerra in Iraq sta affrontando uno dei momenti più difficili della sua carriera, specie per il braccio di ferro che ha ingaggiato con la Bbc.