Il sommo genio pedinato minuto per minuto
Annusata la preda, con scatto regale l'aggranfia per non mollarla fintanto che non l'abbia spolpata e nuclearizzata affatto. La sua preda è da lunga pezza Johann Sebastian Bach. L'ha studiata, perscrutata, anatomizzata di dritto e di rovescio (e pure di fianco): a tal segno da meritarsi la carica di maggior esperto, sulla faccia della terra, del sommo compositore tedesco: ciò che la piú parte dei musicologi ambirebbe. Alle sue innumeri pubblicazioni sull'argomento ora il Nostro fa seguire una biografia di 650 pagine, che dice essere un'umile ricostruzione dell'esistenza bachiana, cui dovrà seguire, se il buon Dio l'assisterà, un volume sulla monumentale opera del genio di Eisenhach. Non sia tratto in inganno il lettore volenteroso: il libro in questione è assai piú d'una volgare biografia, ché assieme ad essa si snoda, magistrale, un'analisi severa delle pagine musicali. Non solo. Con metodica ferocemente scientifica e, per cosí dire, iperteutonica, numerose fioriscono le tavole ove si delineano prospetti e diagrammi e rapporti fra le tonalità, fra le strumentazioni delle varie edizioni pubblicate, a tacere di quanto segue: un prologo & un epilogo, trentacinque pagine fitte fitte di note, un'appendice cronologica, un'altra appendice circa i luoghi dell'attività bachiana, una terza appendice (supergustosa) intorno al denaro ed al costo della vita ai tempi di Bach, una quarta sul calendario liturgico luterano, e, in fine, una paradigmatica, aggiornatissima bibliografia. Letto il libro, noi ci sentiremo estranei a noi stessi in confronto a quanto ne sapremo sulla vita di Bach: financo sulle di lui quisquilie e carabattole. Sapremo che cosa fece l'ottimo musico, mettiamo, in una determinata ora d'un determinato giorno di un determinato anno, per tutti gli anni goduti. Un oceano di dati, ordinati come un'infinita fila di formiche. Non è un libro per tutti, no. È per l'addetto ai lavori, per chi conosca la musica, per chi conosca Bach ed ancora non sappia che il maestro per un'ora di lezione ad un nobile esigeva 250 euro (mutatis mutandis dal Wolff). Christoph Wolff «J. S. Bach», Bompiani 656 pagine, 38 euro