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LA GUERRA STRISCIA-BONOLIS

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Se Viale Mazzini conferma la strategia dell'attacco e prepara supplementi di querela nei confronti del tg satirico di Canale 5 e anche Alda D'Eusanio sporge denuncia per diffamazione, il programma di Antonio Ricci va avanti nella sua campagna anti-tarocchi. E affila le armi per lunedì, promettendo «una puntata memorabile sul filone dei raccomandati ad "Affari tuoi"», proprio quando su Raiuno tornerà il programma di Paolo Bonolis, che rivelerà in diretta il meccanismo di selezione dei concorrenti. L'esordio di «Striscia» ieri sera è stato affidato a Ezio Greggio: «La Rai ci ha denunciati: loro fanno i tarocchi e denunciano noi che li sveliamo. Vogliono far chiudere "Striscia". E allora noi siamo andati a sentire cosa ne pensa la gente». E giù una serie di pareri, tutti favorevoli al tg satirico. Poi nuovi affondi contro «Affari tuoi», e «Al posto tuo», il programma di Alda D'Eusanio. Ancora bordate anche contro la puntata di martedì scorso di «Qualcosa è cambiato» e contro il presunto caso di pubblicità occulta (della Mazda) nel programma di Milly Carlucci «Una giornata particolare». Intanto, dopo la denuncia presentata giovedì - per cui risultano indagati per diffamazione il patron Antonio Ricci e i conduttori Ezio Greggio e Enzo Iacchetti - la Tv pubblica si prepara a presentare domani un supplemento di querela, per conto della presidente Annunziata e del dg Cattaneo, relativo alla puntata di «Striscia» di ieri sera. Ieri anche Alda D'Eusanio ha sporto querela contro responsabili e conduttori del tg satirico di Canale 5: «Se dobbiamo giocare al massacro - dice la conduttrice di «Qualcosa è cambiato» - ci difendiamo nelle sedi opportune, dal momento che abbiamo la coscienza tranquilla». La strada dei tribunali appare «banale e scontata» al diessino Giuseppe Giulietti, che invita piuttosto Rai e Mediaset a promuovere «un giurì che faccia luce sulle reciproche accuse di falsi e di tarocchi». L'esponente di An Michele Bonatesta spera invece che il coinvolgimento della magistratura ponga fine al tormentone, anche se - ricorda - il modo migliore per dire basta resta sempre il telecomando.

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