MILANO — È un uomo virilmente dandy, che indossa il chiodo da duro, ma foderato di prezioso visone bianco, ...
Applausi nel finale per la incredibile giacca «masquerade», un capo unico lavoratissimo e colorato, per sere eleganti e irripetibili. Giacche e cappotti dalle spalle destrutturate e il punto vita alzato, per essere più vicini al corpo, pantaloni dal cavallo abbassato e camicie dal collo svettante, con i bottoni posizionati verso l'alto, e pullover aderenti. Sorprendono anche i colori, come il rosso corposo delle giacche da divisa, portate con il jeans azzurro stinto e le cinture dalla fibbia importante, di argento antico. Il giubbotto più sportswear è prezioso, in nylon imbottito di visone bianco, così come la giacca di pelle impreziosita dal rat musquè e il cappotto di tartan da slitta, foderato in castoro. Giorgio Armani ieri sera, con la sua nuova giacchetta, e con una collezione sottilmente intrigante, ha chiuso la 5 giorni di sfilate maschili a Milano, con una delicata lezione sulla mascolinità del vestire. Basta con i nomi pretesto, la nuova giacca si chiama «Giorgio», e basta. «Sull'abbigliamento dell'uomo - spiega Armani - non si può giocare troppo. L'uomo è prevenuto nei confronti della creatività dei designer, ha una specie di rigetto, di complesso, ad accettare le proposte di stile che vengono da uomini che hanno certe caratteristiche sessuali». È la prima volta che viene affrontato, così esplicitamente, da uno stilista che non ha mai nascosto le sue preferenze sessuali, un argomento del genere. Armani lo fa con rigore e serietà: stiamo attenti - questo il suo messaggio - a non cadere nel grottesco, a non ridicolizzare il maschio. La moda maschile dunque, anche se è sensuale non è travestimento: perchè anche «un uomo che ama gli uomini - afferma ancora più chiaramente Armani - non deve sembrare una donna, è maschile, ma con le sue preferenze sessuali». È un genere che gli americani chiamano metrosexual, uno stile narcisista ma non ridicolo, fatto - nel caso di Armani - da pantaloni morbidi ma non troppo larghi, da redingote fluide ma asciutte. E da smoking a due bottoni, con revers a lancia in raso e una particolare morbidezza del velluto. In passerella anche una serie di eleganti camicie. Sono bianche, più raffinate delle T-shirt di armaniana memoria, hanno perfino i gemelli in nodo di seta: e per sottolineate questo nuovo stile, Armani li ha anche allegati all'invito. È un pirata-gentiluomo che ama piacere alle donne, l'uomo vestito da Coveri: un bell'esempio di giovane mascolinità elegante, in giacca e cravatta come piace alle mamme, ma con quel tanto di corsaro che strega le ragazze. Un giovane condottiero romantico, con il foulard annodato al collo, quello di Miu Miu. Infine la maglia-blazer, realizzata con la lana da maglieria ma tessuta a navetta come le tele dell'abbigliamento formale, è la novità per l'inverno 2005 proposta da Cp company. Mentre il duo francese Marithè e Francois Girbaud ha mandato in passerella una profusione di cravatte ma portate in modo impensabile, anticonformista.