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MILANO — Lap dance in scena da Gucci: Tom Ford, per la sua ultima collezione maschile, ha voluto stupire davvero.

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Sembra di essere tornati ai tempi dei Beatles, perfino le più compassate americane si lasciano andare, applaudono in piedi, poi baciano e ribaciano Tom, bellissimo nella sua dinner jacket di raso nero a motivi cravatta ton sur ton. In mano ha un bicchiere di whisky come tutti i modelli dell'uscita finale. La sua ultima collezione maschile conferma le aspettative: è una moda molto Gucci e insieme molto inglese. C'è chi ha visto in quei cappotti blu stretti e con martingala alta, un giovane Michael Caine; chi nei giubbotti di bianco panno cashmere, uno scanzonato Steve Mc Queen e chi invece, nell'indifferenza del giovanotto in dolce vita grigio, foulard di seta, ha intravisto un Peter Sellers fascinoso suo malgrado. Moda come musica, invece per Emporio Armani. L'energia del rock, il ritmo tagliente dell'underground, il senso metropolitano del rap. Moda come sport, vitalità, narcisismo. Giorgio Armani lo chiama city glam: una seduzione intensa e ribelle, che supera le regole e ha il fascino nervoso della vita urbana. Ridisegna la silhouette di un uomo dai gusti di ragazzo, che nell'abbigliamento predilige leggerezza e fluidità, pulizia della linea e una certa ironia nel mescolare le funzioni. La giacca diventa leggera come una camicia o morbida come un pullover a doppio petto, le camicie si rivelano accuratissime. Sintesi divertita di questa tendenza la strip jacket: una breve camicia di rigatino sviluppata come una giacca doppiopetto. Fortunato debutto, per la linea maschile di Gaetano Navarra. In passerella, un uomo informale, con una certa nostalgia grunge, ma con gusti decisamente lussuosi. Tutto ha un'aria informale. Ricco e povero coesistono: nobile scozzese e semplice felpa, pelliccia e cotone, cachemire e jeans. Si ispira all'eleganza di Diabolik e dei personaggi da spy story degli anni 60-70 la collezione Iceberg. Capo cult della collezione, il dolcevita grigio di cachemire con gli occhi di Diabolik, da usare come sottogiacca o portare da solo. La nuova silhouette, dai volumi stretti, accostati al corpo, come nel blazer sartoriale portato sui biker pants di pelle. Ispirata a classici temi americani la collezione di Brooks Brothers: dal mondo dei campus universitari ai boschi del Maine e del Vermont, fino alla Hollywood anni 30-40. Ispirazione metropolitana-newyorchese per Calvin Klein. Etro che fa sfilare modelli eroici ed ironici: Robin Hood e Don Chiosciotte, Stanlio e Ollio, Asterix e Obelix. Non una sfilata ma una rappresentazione quasi fiabesca per Romeo Gigli, che ha scelto di presentare la sua collezione su pedane con artisti di strada, attori e modelli. Anni '60, seduzione alla Frank Sinatra per il giovane maschio di Byblos. Arte a profusione da Krizia che si ispira al regista russo Andrei Konchalovsky.

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