ALL'ULTRAOTTANTENNE Ray Bradbury, nato negli Stati Uniti, ma cittadino dell'universo e «nonno» della ...
L'autore di «Cronache marziane», del «Popolo dell'autunno», ma soprattutto del capolavoro «Fahrenheit 451», è stato intervistato dal quotidiano cileno «La Tercera». «Quando morirò, ho chiesto che il mio corpo venga cremato, quindi le mie ceneri dovrebbero essere messe in un barattolo di zuppa di pomodoro e poi inviate su Marte», così ha detto Bradbury al giornale di Santiago del Cile che, in occasione del'atterraggio della sonda Spirit sul pianeta rosso, si è ricordato che alla fine dei '40 c'era già chi parlava dei viaggi su Marte. Per il grande Ray la conquista del pianeta rosso da parte dell'uomo è una grande opportunità. E forse il suo desiderio è prova proprio di quel timore, trattato proprio ieri su questa pagina. Ora che volare su Marte è una realtà scientifica i grandi della fantascienza non vogliono abbandonare il pianeta che amano tanto. (A. A.)