di ALESSANDRO GIANNOTTI GIORNATA di sfilate ieri a Pitti Immagine Uomo.
Il capo clou della collezione? Impossibile trovarlo. Tutti. Bellissimo il cappotto Casentino beige con il collo in martora, da rubare la valigetta ventiquattrore presentata in struzzo - anche nella misura mignon -, o in pelle martellata, da perdere la testa per i pantaloni di velluto in tutte le tinte dell'arcobaleno, en pendant con i maglioni a collo alto o a paricollo. Ancora struzzo per le scarpe sia allacciate che a mocassino, questo anche in cavallino maculato o in scamosciato rosa antico con fibbia su un lato. Il pantalone gessato viene sdrammatizzato se portato con il bomber. Pezzi intramontabili dedicati alle persone reali anche per la collezione di Veronique Branquinho. Gli smoking sono marroni con dettagli in contrasto come colli in satin bordeaux da indossare col dolcevita in jersey sotto camicie da cerimonia con inserti pieghettati. Per un look più casual il trench è in cotone cerato mentre il montgomery ha l'interno in lana a quadri rossi e neri. Divertente la sfilata di Marc Ecko che ha visto in passerella il poncho blu e riga gialla e il cappotto-felpa grigio ol cappuccio, in cachemire. Stesso materiale per il twin-set cioccolato con i bordi azzurri. La giacca è sdrammatizzata con fumetti sulla schiena e scritte lungo le braccia, o mega alamari ricamati sulle maniche. Il pantalone classico snuffetta quello dei gangster degli anni '30: alto in vita e da portare con le bretelle, magari in raso rigato. Tornando in fiera ecco che da Maurizio Baldassari viene presentata la giacca in velluto, a coste, mischiato a cachemire e tinta in filo per avere colori più vivaci, mentre Allegri propone uno shirling resistente all'acqua grazie a uno speciale trattamento ottenuto manualmente. Festeggia i dieci anni della linea Uomo DKNY con una collezione meno «streetweat» e più urban-style. Per la parte sportiva ecco la felpa col cappuccio da indossare, però, sotto la giacca. Ritorna dopo vari stagioni il total look da Chevignon con il bomber da moto che rimane un must anche se rivisitato in nylon. Edizione limitata per la «Peace Jacket» di Cotton Belt. Solo 100 esemplari per un capospalla ottenuto tagliando vecchie uniformi militari di varie nazione e ricucite insieme. È dedicata ai giovanissimi la collezione Tr3kka con felpe e pantaloni della tuta in lana, e i maglioni a trecce con disegni geometrici o rigoni. Metà anni Sessanta il periodo che ha ispirato Nicole Fahri per la sua seconda linea Fahri: le maglie sono aderenti e il foulard deve essere annodato intorno al collo. I colori spaziano dai grigi, al nero, al blu per arrivare al rosa.