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di MARIDA CATERINI NON SI placano le polemiche all'indomani della notizia che un sacerdote ...

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Da ieri pomeriggio si susseguono una serie di frenetiche riunioni tra i vertici di Canale 5, gli autori ed i responsabili del casting. E non mancano ulteriori dichiarazioni, destinate a rinfocolare la discussione. La più eclatante è di don Vitaliano della Sala, prete vicino ai No Global e protagonista, in passato, di dure polemiche con le autorità religiose. Il sacerdote, rimosso dalla guida della parrocchia di Sant'Angelo a Scala, in provincia di Avellino, precisa: «Non sono stato invitato e non mi sono presentato ai provini del GF. Se potessi, però vi parteciperei. Attualmente mi è impossibile un simile passo viste le restrizioni canoniche a cui mi hanno sottoposto da un anno il mio vescovo ed il Vaticano». Il religioso si dice convinto che non esiste la Tv spazzatura, ma solo contenitori che anche i preti possono riempire utilizzando gli strumenti della modernità. E sostiene che un prete nella casa del Grande Fratello ci starebbe benissimo se svolgesse il suo ruolo di religioso e proponesse i valori del Cristianesimo, come testimonianza di coerenza e di fede. Categorico, invece, Fedele Confalonieri. Il presidente Mediaset, ironizzando, ma non troppo, si dice convinto che si tratta di uno scherzo... da prete ed assicura che non ci sarà alcun religioso nella casa del GF. Mentre Marco Liorni, inviato fuori dell'appartamento di Cinecittà, è convinto che la presenza di un prete potrebbe essere positiva per gli altri concorrenti, più dura è la reazione di Paolo Bassetti a capo, con il fratello Marco, della Endemol Italia, produttrice del reality show. «Critiche e pressioni hanno già decretato la morte catodica del prete», afferma, puntualizzando che il sacerdote non è stato cercato spontaneamente, ma rifiutarne la presenza è davvero ridicolo. Bassetti polemizza con Don Mazzi presente, a suo parere, nei programmi più trash ed attribuisce l'infuriare delle polemiche soltanto al desiderio di voler colpire uno show amato dal pubblico. Intanto i responsabili del casting, oltre a decidere sulla partecipazione del giovane sacerdote, dovranno indicare quali saranno, tra i quaranta concorrenti finora selezionati, i dodici destinati ad entrare il 22 gennaio, nella casa di Cinecittà. Mentre il mondo religioso conta sul senso di responsabilità dei superiori del candidato prete che mai potranno concedere le necessarie autorizzazioni, nella polemica interviene anche il senatore Bonastesta secondo cui certamente la notizia del sacerdote in gara è solo di una trovata pubblicitaria, come quella del gay dello scorso anno. I quaranta concorrenti rimasti sembrano tutti molto forti e tra essi sono presenti anche coppie variamente assortite. Se lo scorso anno ci sono stati i fidanzati Victoria e Pasquale, questa volta entreranno mariti e mogli anche separati che potrebbero ripensare nella casa alla loro situazione, fratelli e sorelle, cugini, persone legate tra loro da un particolare legame affettivo e di complicità. Ci saranno anche gemelli, madri e figlie, padri e figli, amici inseparabili: il fine secondo gli autori è apportare un contributo originale alla vita della casa. Molte le novità che interesseranno anche l'appartamento, in via di ristrutturazione. Gli autori stanno infine pensando ad una differente modalità per le nomination ed a prove molto più difficili e cattive da superare.

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