LA RIVOLUZIONE DI MIMUN. CAMBIA ANCHE LA SIGLA
Altre novità saranno introdotte poi progressivamente, come quella di un secondo conduttore che affiancherà il primo in studio nelle edizioni principali probabilmente già dal mese prossimo. Al secondo giornalista, che avrà posto nello studio molto più ampio dell'attuale, il compito di seguire in diretta le notizie di agenzia e le immagini dal mondo per intervenire in caso di necessità. Tanto per evitare, ad esempio, i poco telegenici siparietti al telefono con la redazione. «Conserviamo tutta la tradizione innovando - spiega il direttore del Tg1 Clemente Mimun - e la nostra linea sarà di avere un tg modernissimo ma insieme in linea con la sua storia, per conservare i telespettatori che ci sono fedeli e guardare alle nuove generazioni». Non vuole aggiungere altro Mimun ma è un fatto che da mesi a Saxa Rubra si sta lavorando per dare una nuova casa al Tg1. Lo studio era diventato troppo piccolo, e allora via libera a falegnami e architetti per una nuova scenografia che sarà così ampia da ospitare la postazione per un secondo conduttore, e anche gli speciali. Mentre le rubriche si sposteranno nell'attuale studio del Tg1. Per quanto riguarda la sigla resta il mondo che gira, in omaggio all'immagine classica del primo dei tg, ma si darà spazio al massimo della tecnologia in quanto lo sguardo sul pianeta avverrà dal satellite. Così la musica della sigla non sarà eseguita elettronicamente ma da un'orchestra, un classico a cui il Tg1 non sembra voler rinunciare.