Befana? Era il battesimo di Gesù

Lo ricorda il nuovo «Dizionario della Bibbia» appena edito da Zanichelli (pp. 944 - 35 euro), che alla voce Magi ci rimanda a «Sapienti». Questi sono uomini saggi che fanno parte della tradizione biblica e, in Israele, esponevano la sapienza in tre ambienti: la tribù, la corte, la scuola, e la loro forma di insegnamento più comune era il proverbio. Nella tradizione israelitica il sapiente più importante fu Salomone, mentre i Magi (nome che deriva dalla radice greca di magico) di cui parla l'evangelista Matteo si dice che provenissero dall'est (ovvero Arabia, Mesopotamia o oltre) e sono definiti come astrologi perchè vengono guidati dalla stella cometa (che però pare non fosse una stella - come si legge alla voce relativa - ma una congiunzione dei pianeti Giove e Mercurio nella costellazione dei Pesci, costellazione che la tradizione astrologica considera degli Ebrei). Matteo non specifica il numero dei magi - ricorda sempre il Dizionario, la cui edizione italiana a cura di Piero Cappelli è basata su quella originale inglese di Paul J. Achtemeier della Society of Biblical Literature - ma la tradizione popolare dice che fossero tre, perchè si legge che presentarono tre doni a Gesù e vuole che fossero dei Re. In epoca postbiblica assai più tarda la tradizione ha dato loro anche dei nomi (Gasparre, Melchiorre e Baldassarre). Ed a questo punto viene voglia di andare a vedere quali siano i proverbi nella Bibbia, mentre la voce rimanda anche a Epifania, a Astrologi, a Libro della Sapienza. «L'attenzione al piano storico e archeologico aiuteranno il lettore a entrare nella carne del testo biblico, nel mondo e nella vita da cui tale testo è nato e di cui è testimone, e renderanno la consultazione di questo prezioso strumento un viaggio nel tempo che rende il lettore odierno maggiormente prossimo agli eventi, ai personaggi e alle cose che abitano la Scrittura», come scrive Enzo Bianchi, priore di Bose, nella sua introduzione a questo Dizionario.