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Biennale, nel totonomine spunta Umberto Vattani

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L'ambasciatore potrebbe sostituire Bernabè alla presidenza. Il nuovo cda entro l'Epifania

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Il nuovo cda della Biennale di Venezia dovrebbe arrivare entro l'Epifania. E il conto alla rovescia con il toto-nomine è dunque già iniziato e la candidatura di Vattani è tra le più forti, anche grazie all'eccellente curriculum che l'ex segretario generale della Farnesina può vantare. Nato a Skopie nel 1938, Vattani è rappresentante permanente dell'Italia presso l'Unione Europea. È docente di storia dell'integrazione europea alla Luiss. Ha fatto i suoi studi in Francia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Nel 1961 ha lavorato alla Banca d'Italia. Nel 1962 è entrato nella carriera diplomatica: primo consigliere all'ambasciata a Londra dal 1969 al 1974 e dall'82 all'87. Dopo altri incarichi negli anni tra il 1988 e il 1992 è consigliere del Presidente del Consiglio nonché rappresentante del Presidente del Consiglio per i vertici dei Sette Paesi più industrializzati. Nel 1989 è nominato ambasciatore curando i rapporti con l'Unione Europea, tra il 1992-96 è ambasciatore a Bonn; 1996-97: è capo di gabinetto del Ministro degli Esteri. Partecipa ai negoziati per l'ingresso dell'Italia nel sistema Schengen. È stato anche dal 1997 segretario generale del Ministero degli Esteri fino alla nomina a rappresentante italiano nella Ue. Presiede la Viu, la Venice International University, un incarico di prestigio rivestito precedentemente dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e collabora con il celebre ateneo veneziano 'Ca Foscari. Amante dell'arte e grande conoscitore di quella contemporanea, Vattani, quando era segretario generale della Farnesina decise di organizzare un'esposizione permanente che fu presentata in occasione della Conferenza degli ambasciatori del luglio dello scorso anno, mettendo in mostra le opere di De Chirico, Balla, Burri, Boccioni, Cascella, Kounellis, Plessi e persino un Picasso. Alcune capolavori sono donazioni, altri sono stati dati in comodato gratuito per un paio di anni dagli stessi artisti o dalle Fondazioni.

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