«Io ho soltanto comunicato il fine dell'iter parlamentare del decreto di modifica dello statuto della Biennale.

«È evidente - ha proseguito - che amministratori di buon senso, rispettosi dei denari pubblici, dovrebbero ritenere preferibile evitare di assumere una decisione nel momento in cui il consiglio di amministrazione decade a causa di questo nuovo decreto che verrà approvato nei prossimi giorni. Effettuare delle nomine in queste situazioni - ha aggiunto Urbani - potrebbe ledere l'autonomia del futuro consiglio e potrebbe determinare future richieste di danno erariale nel caso in cui il prossimo consiglio non fosse d'accordo con il precedente sui direttori». «Rispetto alle accuse che mi piovono per motivi di polemica politica - conclude - posso solo confermare che in questi anni la Biennale ha goduto di una eccezionale autonomia e libertà».