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di GABRIELLA SASSONE «HO CAPITO subito che tra lo stile di Marco Coretti e le Sorelle ...

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Coretti è un giovane stilista in gamba. E l'avvocato Paladino, proprietario dell'hotel Plaza, che ha acquistato il marchio Sorelle Fontana, cercava un direttore artistico». Spiega così, il presidente di AltaRoma, Stefano Dominella la decisione di affidare a Coretti la nuova collezione di haute couture delle Fontana che salirà in passerella nella capitale a gennaio. E annuncia: «Questo è solo il primo di una serie di connubi che ci saranno a luglio tra le maison storiche e i giovani creatori di couture ai quali chiederemo di fare sfilate rivisitando gli archivi dei nomi storici della couture». Dominella, un tipo instancabile che una ne fa e cento ne pensa, molto attento al lavoro dei giovani, è sempre più deciso a "svecchiare" l'alta moda e riportare la Città Eterna in un contesto internazionale ma più giovanile e frizzante. C'è la sua ombra, dunque, dietro la nomina di Marco Coretti. Dominella infatti sta preparando per la tornata modaiola di gennaio, in scena dal 25 al 28, un'edizione scintillante, strettamente legata al grande cinema. E chi più di Micol Fontana e sorelle hanno avuto a che fare con la dive della Hollywood sul Tevere? Furono loro, con l'abito da sposa di Linda Christian, nel lontano 1949, a portare il made in Italy in America. «Preparerò una collezione incredibile, 20 abiti che avranno il glamour del cinema dell'epoca d'oro; ce la metterò tutta, lavorerò anche a Natale e di notte: il tempo stringe. Ripartirò dal mito delle Sorelle Fontana, sto studiando tutto il loro archivio, ma farò una collezione modernissima, non un amarcord, altrimenti facciamo il museo», rivela Marco Coretti al settimo cielo dalla felicità. «Certo, l'impegno è molto gravoso, prendere un'eredità del genere non è facile. La mia sarà alta moda pura, strutturata, niente che si avvicina al pret-à-porter. Le parole chiave? Chic irraggiungile, eleganza, ironia, internazionalità. Il mio sarà un total-look di lusso, comprensivo di accessori, borse, scarpe. Vorrei aprire il mercato anche alle ventenni che amano spendere per avere cose uniche concepite nel lusso estremo. Del resto gli abiti d'alta moda, si sa, sono opere d'arte, da collezionare come i quadri di Baltus e Picasso», continua Coretti, romano, 29 anni, un passato da modello, dal '99 alle prese con matite, bozzetti, ago e filo. «La cosa più bella è che la rinascita della griffe Sorelle Fontana arriva insieme a quella del marchio storico francese Dionet, che torna in pompa magna dopo 50 anni sulle passerelle parigine», conclude Marco che dopo la sfilata di gennaio deciderà se rimanere alla guida creativa della griffe o tornare nel suo atelier. E per la prima volta sulle passerelle di alta moda, il 28 gennaio all'Auditorium, arriverà con una ventina di abiti anche la stilista fiorentina Chiara Boni, assessore del Comune di Firenze. Mariella Burani celebrerà con una sfilata i suoi 25 anni di lavoro e riceverà un premio in Campidoglio dal Sindaco. Ci saranno i due bravi stilisti milanesi con azienda a Ferrara, Ter e Bantin, e i libanesi Tony Ward e Mahfuz, scelti su 12 coutourier del Libano che avevano mandato la richiesta a AltaRoma.

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