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NARRATIVA

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Tra amori o tragedie c'è anche chi salva Saffo

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Tuttavia, l'imbarazzo della scelta riguarda anche la vastità della produzione. Ma inoltriamoci nella folta selva dei testi, privilegiando, sia consentito, quelli che all'eleganza della scrittura uniscono una chiarezza e consistenza di trama. Iniziamo proprio da loro, da quel gruppo di postazione avanzata che nel corso dell'anno ha dato prova di scommettere sul referto e sulla parola: c'è «Il guardiano dei sogni» di Paolo Maurensig (Mondadori, 170 pagine, 16.00 euro) che vive il proprio doppio in una condizione di dormiveglia che ne accresce il mistero, e ancora «Stella avvelenata» di Sebastiano Vassalli (Einaudi, 238 pagine, euro 17), mentre Erri De Luca in «Contrario di uno» (Feltrinelli, 115 pagine, 11 euro) si pone il problema della grande metafora della vita. Questo viaggio, che da alcuni autori più spericolati, si sposta ora verso testi e narratori che raccontano secondo canoni più tradizionali (ma non per questo meno validi, anzi...), ci conduce nella città lagunare con «Un amore a Venezia» di Nantas Salvalaggio (Piemme, 232 pagine, 12 euro), dove si racconta di una passione totale, a tutto campo, nata sui banchi di scuola, e tenacemente proseguono per una vita intera. Disagi dell'anima, tormenti di un io profondo devastato da una felicità smarrita che riflettono invece la condizione del vivere di Susanna Tamaro nel suo più recente romanzo, «Fuori» (Rizzoli, 129 pagine, 12.50 euro), mentre dall'universo concentrazionario di quattro mura esce Alberto Bevilacqua per narrare la Pasqua di sangue milanese del 1946, quando a San Vittore scoppiò una drammatica rivolta in «La Pasqua Rossa» (Einaudi, 245 pagine, 17 euro). Un vero e proprio assedio al castello delle emozioni da parte di un uomo assetato di sapere, e del sapere, si realizza nel romanzo di Francesca Sanvitale, «L'ultima casa prima del bosco» (Einaudi, 304 pagine, 16.50 euro), testo di atmosfere e di vibrazioni, sotteso di inquietudini che tornano, pur in diversa dimensione, ne «L'uomo di Praga» di Carlo Sgorlon (Mondadori, 287 pagine, 16.50 euro). Ricca la produzione di romanzi stranieri, i tifosi di Stephen King avranno di che gioire se troveranno sotto l'albero «I lupi del Galla» (Sperling & Kupfer, 435 pagine, 18 euro). Ci trascina nel tempestoso catino newyorchese Don DeLillo con «Cosmopolis» (Einaudi, 210 pagine, 22 euro), nella sospensione di un clima premonitore della tragedia delle Due Torri. Un soffio consolatorio può venire da Erica Jong, che «salva» Saffo, la grande poetessa suicida, sul ciglio della rupe: il dolore riscattato dall'arte. Che sia di buon auspicio. Il romanzo si chiama «Il salto di Saffo», e lo pubblica Bompiani. Diciassette euro per 390 pagine di speranza.

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