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Abatantuono: «Mi va di tornare al trash»

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«Non si vive di solo Salvatores. Interpreterò anche un magistrato in una fiction di Mediaset»

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Abatantuono, «Non ho Paura» di Salvatores rappresenta l'Italia agli Oscar: se il film entrerà nella cinquina finalista, per lei sarà la seconda partecipazione al più ambito dei premi che già vinse con «Mediterraneo». «Se fai 13 una volta, vuol dire che hai un culo tale che puoi benissimo fare il bis». «Colorado Caffè», su Italia 1, ritornerà a febbraio, ma lei non ci sarà. Si riposerà o ha delle novità in cantiere? «Al nuovo ciclo di "Colorado Caffè" tirerò la volata e parteciperò solo alla prima puntata. Poi, ci sarà l'uscita del film di Pupi Avati "La rivincita di Natale", il seguito di "Regalo di Natale", che girai 17 anni fa; e l'avvio di una nuova fiction Mediaset in 12 puntate, in cui farò un magistrato». Tempi difficili per un ruolo controverso come quello del magistrato: il suo che tipo di giudice sarà? «È ovvio che una funzione così importante subisca giudizi controversi. Ma se cerca di farmi dire che ne penso dei giudici, preferisco appellarmi anch'io ai tempi difficili e limitarmi a dire che il mio giudice sarà molto vicino a tipi riflessivi come "Il tenente Colombo" e "Il commissario Maigret". Gireremo in Puglia, terra di origine mia e del mio nuovo personaggio, che vi ritorna dopo essere andato, molti anni prima, a Milano. Mi piace questo giudice, è un bel tipo ed è anche un sentimentale». «Regalo di Natale» fu il film che segnò la sua svolta d'attore. Dopo 17 anni, non ha voglia di ritornare ad «Attila» e ai suoi vecchi personaggi trash? «Ci sto pensando. "Attila", in dvd, è uno dei titoli più venduti. E, poi, tra trash e cult la sfumatura è sottile. Sì, ho una gran voglia di ritorno all'antico, ma ci tengo a prepararlo bene».

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