di ASSIA BAUDI DI SELVE C'ERA una volta l'abito prezioso.
E la favola diventa realtà. Mercoledì scorso, Gattinoni, Tomei, Litrico e Michele Miglionico hanno sfilato all'Auditorium in occasione della serata di beneficenza organizzata dall'Associazione Donne e non solo, destinata alla raccolta fondi per la Fondazione Mino Damato, che dal 1995 porta direttamente sul campo un aiuto concreto ai bambini abbandonati, orfani e sieropositivi della Romania. Il ricavato dei biglietti di 6500 euro andrà a sommarsi a quello dell'asta benefica che si terrà in gennaio, durante la quale sarà possibile acquistare alcuni capi degli stilisti sopracitati, accessori di Gattinoni e orologi Cartier. Avrebbe dovuto svolgersi tre giorni fa, ma nel corso della serata gli organizzatori hanno deciso di rimandarla, per non rovinare l'atmosfera. Commovente, per via del video proiettato sullo schermo, con primi piani di piccoli malati, dal volto scavato e dagli occhi spenti che suscitano rabbia. E sognante: Gattinoni ha presentato cinque abiti ispirati alle grandi donne della storia che, viste con gli occhi dei bambini, sembrano fate. Come Maria Valeska, icona della dedizione, amante di trasparenze, leggerezze e piccoli ricami, o Giulietta, che rappresenta l'amore, fragile ed eterea nella veste bianca, trapuntata di fili d'oro. Ma la sfilata più evocativa è stata quella di Pinko Pallino, non tanto per la collezione con rose stampate, quanto per i baby modelli: ometti in giacca e cravatta con tanto di gilet e fanciulle in abitini romantici, ognuno con la sua fragile delicatezza e personalità, che si forma nei primi anni di vita. Inoltre, la scuola di danza «La scarpetta d'oro ballet» ha dato vita a «Il bacio della fata» di Pinocchio, sulle musiche di Nicola Piovani. Il soprano Rosanna Marino ha dato voce a «I sogni son desideri» di Cenerentola. E Ivana Spagna ha cantato «Il Cerchio della Vita», colonna sonora del film d'animazione Il Re Leone. La sequenza del film proiettata sullo schermo, nella quale si celebra la nascita del cucciolo di leone, ha saputo tradurre, meglio delle parole espresse dagli invitati illustri (troppe), l'importanza di donare calore e amore ai bambini affinché possano spiccare il volo. Il premio «Rabbiamore», consegnato tra gli altri a Mino Damato, agli stilisti, a Ivana Spagna e a Don Gelmini, per il loro impegno e solidarietà e al Capitano Gianfranco Paglia, per essere esempio di attaccamento ai valori della Patria e dell'Onore, non a caso rappresenta un gabbiano.