Nasce a Firenze una sala di consultazione multimediale innovativa che, prima nel mondo, avvicina il visitatore ...
È questa in estrema sintesi l'originale concezione del «Laboratorio di Lorenzo», la sala di consultazione inaugurata a Palazzo Medici Riccardi dalla Provincia di Firenze e collocata in quella che fu la camera di Lorenzo il Magnifico. Il progetto rientra nel programma di valorizzazione di Palazzo Medici Riccardi, intrapreso ormai da alcuni anni dalla Provincia e che, anche grazie ai finanziamenti della Regione Toscana, si sta concretizzando in interventi di recupero e di miglioramento del suo percorso museale ed espositivo. «Il sistema di nuova concezione del Laboratorio di Lorenzo - ha spiegato l'assessore provinciale alla cultura Elisabetta Del Lungo - è il risultato di un insolito incontro che abbiamo voluto creare tra tecnici e studiosi provenienti da discipline diverse, come quello dell'ingegneria informatica, della storia dell'arte, dell'architettura, della comunicazione sonora e visiva». L'inedito scambio ha permesso, così, di applicare in maniera nuova le tecnologie digitali, stimolando il coinvolgimento attivo del visitatore consentendogli di avere una visione dei luoghi e monumenti, e di quanto essi esprimono in termini di eventi storici, testimonianze dinastiche, simbologie sacre e secolari, valori artistici e culturali. Nel «Laboratorio di Lorenzo» sono installati due grandi schermi indipendenti, connessi al sistema PointAt sviluppato dal Centro per la Comunicazione e Integrazione dei Media dell'Università degli Studi di Firenze, sui quali è visualizzata la versione digitale in alta risoluzione dell'affresco dell'Adorazione dei Magi di Benozzo Gozzoli. Il visitatore potrà interagire con il sistema semplicemente stando davanti ad uno degli schermi e puntando con l'indice della propria mano la figura o la parte dello schermo di suo interesse, per ottenere visualizzate sullo schermo ed in audio le informazioni relative alla zona indicata. Il tutto senza dover indossare o utilizzare particolari dispositivi. R. C.