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Lo stile si legge anche attraverso la borsa portadocumenti

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Ma non parliamo di scuola. I ragazzi infatti non le usano più. Alla schiena e alle spalle dei giovani, da molti anni ormai, ci sono incollati solo zainetti. Colorati, comodi, capienti. La cartelle è passata a un altro livello, divenendo appannaggio esclusivo di professionisti e manager di tutti e due i sessi. Da oggetto, spesso anche maltrattato dalle scolaresche e dagli universitari, la cartella si è trasformata quasi in un segno di distinzione e di riconoscimento. Immancabilmente griffata. Pur mantenendo la sua classicità, ha subito molteplici evoluzioni. Proponendosi alla mercè degli acquirenti ogni volta diversa: nella scelta dei modelli e dei colori. Adattandosi sempre al trend dell'anno in corso. Generalmente è in pelle, morbida o rigida. Se classica, possiede le tonalità più scure. Come il nero e il marrone. Classica la cartella. Classica la griffe. Come Piquadro: confort, design e technology. Le componenti essenziali del modello assai pubblicizzato in questi giorni in pelle chiara. Con qualche spruzzata di grigio metallo. Rigida, risulta ideale anche per inserire il portatile. Tra le aziende che hanno fatto scuola nel settore, c'è Filofax. In finissima pelle di vitello, il nuovo modello classic fa della leggerezza la caratteristica principale. Più scomparti all'interno per separare i fogli dai prodotti di cancelleria. In nylon antistrappo e foderata in tartan (uno dei tessuti più in voga quest'anno), The Bridge propone una borsa da lavoro in cuoio sportivissima. La proverbiale resistenza dei prodotti di questo marchio, la rende un ottimo investimento. Di nazionalità italiana la cartella Aurora. La ditta, nata nel 1919, è nota ai più per la produzione di penne e oggetti da ufficio. Ha appena messo in commercio un esemplare in pelle (liscia o ruvida), colore scuro (nero o marrone), manico rigido. Raffinatissima. Della label, ne sono stati avvistati anche alcuni costosissimi esemplari in coccodrillo. Storiche le cartelle della Mandarina Duck, che si è sbizzarrita usando anche colori vivaci. I suoi prodotti, per prezzo e resistenza all'usura e al tempo, sono usati da molti giovani praticanti, futuri professionisti. Magari non ancora così abbienti da potersi permettere di acquistare le working bags degli stilisti. Come quelle di Prada, per esempio. È all day il modello in tessuto. Capiente, pratico e nello stesso momento molto elegante. Quello in pelle è superlativo. Si chiama Saumur la cartella da donna nell' inconfondibile tessuto stampato Louis Vuitton. Si sono cimentati con ottimi risultati anche Gucci o Burberry e Versace. Insomma, dai banchi di scuola alle scrivanie, la cartella ha dimostrato di saper mantenere il passo.

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