ERNEST Hemingway? «Si è dato a Cuba e alla bottiglia».
Sono alcuni dei giudizi che il poeta statunitense Ezra Pound (1885-1972) riserva ad alcuni protagonisti del panorama letterario nelle missive inedite inviate nel secondo dopoguerra all'amico Camillo Pellizzi, primo, e per molti anni unico, cattedratico italiano di Sociologia, con un passato da presidente dell'Istituto nazionale di cultura fascista. I documenti inediti sono stati rintracciati dal ricercatore Luca Gallesi negli archivi della Biblioteca dell'Università di Yale (Usa) e della Fondazione Ugo Spirito a Roma. Gallesi presenterà le lettere scritte da Pound a Pellizzi, inviate dal manicomio criminale americano di St. Elizabeth (dove fu rinchiuso con l'accusa di alto tradimento per l'adesione data al fascismo), durante il convegno che si terrà venerdì 12 dicembre a Roma, dal titolo «Camillo Pellizzi, un intellettuale del Novecento tra politica e sociologia». Nell'epistolario, Pound si sofferma spesso sulla sua infatuazione per il fascismo di Mussolini. «Approvavo - scrive - tre frasi di Mussolini: "Lo stato è lo spirito del popolo"; "La libertà non è un diritto, è un dovere"; "Diritto alla proprietà, non della proprietà"».