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di GABRIELLA SASSONE CAPRICCI da star.

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In look total black con stivali di pelle nera lucida, Laetitia Casta si concede col contagocce. E cambia faccia e umore, glissando anche l'innocente domanda «E' vero che c'è un matrimonio in vista col suo fidanzato italiano?», appena si fa un piccolo accenno, senza nominarlo, al suo Stefano Accorsi, manco fosse una storia clandestina e nuova di zecca! Laetitia, testimonial dal 1998 de L'Oreal Paris, è a Roma per festeggiare «un anno molto positivo con un fatturato in crescita» come dice il direttore marketing Luca Nava, e per tenere a battesimo i nuovi prodotti dell'azienda. La Casta, che adesso punta tutto sulla recitazione (a gennaio 2004 la vedremo su Raiuno nella fiction dei fratelli Taviani «Luisa San Felice») e nel 2005 debutterà in teatro con «Ondine» di Jean Giraudoux messo in scena da Webber, continua ad essere contesa dai grandi della couture. «Il mio rapporto con la moda non è affato esaurito. Sono contenta di essere passata anche alla cosmetica». Laetitia, che Tinto Brass sognerebbe di spogliare in suo film, non disdegnerebbe un ruolo osè al cinema. «Brass? Non so chi sia! Ma se la storia è interessante e il nudo è necessario allo sviluppo del personaggio, perchè no? Il regista? Sceglierei il più bello del mondo!». Di una cosa è invece sicura: «Non rifarei assolutamente Sanremo. L'ho vissuto con innocenza e non parlavo neanche l'italiano». Nella vita di tutti i giorni la diva ama abiti che esaltino la femminilità, sia semplici che sofisticati; non pratica nessuno sport («Non voglio soffrire»); fa una dieta per ingrassare (beata lei!) e cerca di ritagliarsi del tempo libero per stare con le persone che ama e con cui le piace stare. L'ultima frase è per la Città Eterna: «La prima volta che sono venuta a Roma avevo 18 anni. La cosa che amo di più è passeggiare per i vicoli: bellissimi».

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