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di LUCIANA VECCHIOLI NUOVO film per Gabriele Muccino, che proprio in questi giorni sta ...

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Il titolo dovrebbe essere «Il viaggio di Sofia», protagonista una 18enne che compie un viaggio alla scoperta della propria sessualità e spiritualità. A produrlo, come avvenuto per «Ricordati di me» sarà ancora una volta la Fandango di Domenico Procacci. Una notizia che ha velocemente alimentato il giro del gossip cinematografaro. Il fatto che uno dei registi più amati dalla critica sia di nuovo al lavoro sta già creando abbondanti aspettative. Abbandona il tema della famiglia per illustrare linguaggi e comportamenti delle nuove generazioni? Si domanda qualcuno. Ognuno avanza ipotesi. Al momento, bocche cucite dallo staff mucciniano, che rispetta l'ordine del silenzio più assoluto. Neanche il fratellino Silvio è intenzionato a svelare di più. «Altrimenti mi uccide» scherza il bravo attore, sempre disponibile e simpatico, pronto alla battuata, che presto vedremo nelle sale di tutta Italia ne «Il cartaio» di Dario Argento. Ci dica almeno se lei avrà una parte nella nuova pellicola. «No, partecipo solo alla scrittura e sono davvero felice di essere tornato a lavorare con Gabriele». Tra poco esce «Il cartaio», il primo film senza il fratellone... «Ebbene sì. Faccio un piccolo ruolo a fianco di Stefania Rocca. Interpreto la parte di un ragazzo, accanito giocatore di videopoker, che non sbaglia mai e vince sempre. Aiuto la polizia nel cercare di individuare uno spietato serial killer che uccide delle donne attraverso Internet. Una bella parte, sono contento di come è andata. Il film uscirà il 2 gennaio». Avete recitato in inglese? «Da questo punto di vista una bella fatica, abbiamo dovuto anche doppiarci, ma ne è valsa la pena». Come è stato lavorare con Dario Argento? «Emozionantissimo, lui è veramente un maestro del cinema. Si ha sempre la netta impressione che ti stia insegnando qualcosa. Fondamentali sono stati i suoi consigli e suggerimenti per un ruolo totalmente differente da quelli affrontati finora. Ormai sono rimasti lui ed Infascelli a fare questo genere di film. Lo ringrazio per aver avuto fiducia in me. Sul set poi è sempre molto solare, allegro, riesce a creare una atmosfera piacevole». Altri progetti? «L'estate scorsa ho finito di girare il film scritto e diretto da Giovanni Veronesi, "Che ne sarà di noi", che si è avvalso anche di una mia piccola consulenza. Sono un ragazzo che insieme a due amici parte per la Grecia, dopo il diploma, alla ricerca del futuro. Nel cast anche Violante Placido, Giuseppe Sanfelice ed Elio Germano». Attore, autore. Dobbiamo aspettarci presto una prova da regista? «Non credo. Non è nei miei programmi».

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