Addio a David Hemmings «Blow-Up» lo rese famoso
L'attore David Hemmings (nella foto) è morto per un infarto in Romania, sul set del film «Samanthàs child». L'attore era accompagnato dalla moglie, Lucy. Dopo i successi degli Anni '60, Hemmings aveva deciso di passare dietro la macchina da presa, lavorando come regista e produttore. Nel frattempo era apparso in diversi film europei, tra i quali «Profondo Rosso» di Dario Argento e «Squadra antitruffa» di Bruno Corbucci. Nel 2000 fu chiamato da Ridley Scott per recitare la parte di Cassio, l'uomo che al Colosseo annunciava i combattimenti nell'arena di cui era protagonista Russell Crowe, nel ruolo del «Gladiatore». Recentemente ha recitato anche a fianco di Sean Connery nel film «La leggenda degli uomini straordinari». La sua parte più famosa rimane però quella in «Blow-Up» dove Hemmings ha il ruolo di un fotografo londinese di moda che crede di aver inavvertitamente immortalato un omicidio. Hemmings aveva cominciato prestissimo a recitare. Da bambino aveva avuto molte parti scritte su misura per lui da Benjamin Britten, per poi recitare in diversi piccoli ruoli durante l'adolescenza, fino alla definitiva consacrazione nei primi Anni '60 con ruoli importanti in pellicole di grandi registi. Negli anni '80 ottenne i maggiori successi da regista, con serie come Magnum P. I., Airwolf e l'A - Team. «L'ho scelto anche per via di "Blow-up" dove ha fatto una prova stupenda» dice di Hammings Dario Argento che l'ha voluto protagonista di «Profondo rosso». In 'Blow-up', spiega, «era come un'apparizione, una specie di marziano, bellissimo, biondo, con quegli occhi azzurri. Poi ci siamo incontrati. È venuto a Roma e abbiamo parlato del film. Dopo è venuto a Torino, dove abbiamo girato gran parte di "Profondo rosso". Era un uomo molto versatile e intelligente: era regista, si intendeva di musica. Non beveva, era raffinato, gli piacevano le cose eleganti. A Torino fu invitato a cena anche dall'avvocato Agnelli».