La Rai punta sulla doppia vita della fiction
Dopo una serie di polemiche, derivanti da vari spostamenti in palinsesto, la fiction è stata presentata ieri senza il regista Giordana che, ufficialmente assente per motivi personali, ha inviato un contributo filmato. Un gesto letto in un'ulteriore chiave polemica anche se lo stesso produttore Barbagallo ha cercato di stemperare ogni discussione valutando positivamente la giustificazione fornita dall'azienda ai continui rinvii della messa in onda della sua fiction. Saccà, direttore di Raifiction, ha infatti attribuito a normale strategia aziendale la decisione di attendere, per la messa in onda di un prodotto di qualità, che Raiuno risollevasse la propria audience precipitata verso il basso nei primi mesi dell'anno in corso, periodo precedentemente stabilito per l'arrivo in video de «La meglio gioventù». Bargaballo, però, ha sottolineato come una tv pubblica dovrebbe essere molto più attenta alla qualità e disinteressata agli indici di ascolto. Ed ha puntualizzato che la fiction era inizialmente, diretta a Raidue. Lo spostamento di rete ha richiesto un ulteriore lasso di tempo per la programmazione. Il caso della fiction, approdata prima nelle sale cinematografiche, ha suggerito, per il futuro, la realizzazione di progetti analoghi finalizzati ad una maggiore fruizione dei prodotti per la Tv da parte del pubblico non solo televisivo. Ed il successo, che la lunga pellicola di sei ore ha conquistato nei vari festival internazionali a cui ha partecipato, ha contribuito ad avvicinare al piccolo schermo molti registi a vocazione prevalentemente cinematografica. Seguendo l'esempio di Marco Tullio Giordana che ha firmato la regia de «La meglio gioventù», tornano a dirigere fiction televisive registi di grande prestigio, impegnati soprattutto in produzioni di carattere storico. Secondo l'attuale vocazione di Raifiction proiettata ad investire sull'identità nazionale. Carlo Lizzani, agli inizi del prossimo anno, girerà, per la prima rete, una miniserie fedelmente ispirata alle cinque giornate di Milano che dovrebbe avere proprio il titolo dell'avvenimento raccontato. Il regista D'Alatri firmerà un'altra grande produzione «I mille», che racconta l'avventura di Giuseppe Garibaldi e dello sbarco dei suoi uomini a Marsala, abbracciando il periodo più caratteristico e studiato della nostra storia risorgimentale. I fratelli Taviani hanno già concluso le riprese della miniserie «Luisa di Sanfelice» che, interpretata da Laetitia Casta, narra la rivoluzione napoletana del 1799 attraverso la suggestione di una drammatica storia d'amore tra la protagonista, una nobildonna partenopea, ed un giovane popolano. Un altro regista convertito al piccolo schermo è Pompucci che girerà, sempre per Raifiction, una miniserie dal titolo «La fuga degli innocenti». Intanto viene annunciato un altro progetto che, seguendo il percorso de «La meglio gioventù», sarà fruibile prime nelle sale cinematografiche e successivamente sul piccolo schermo. «Si tratta di un prodotto organico, di lunga durata, sceneggiato, come già il film di Marco Tullio Giordana, da Rulli e Petraglia e prodotto da Barbagallo il cui obbiettivo consiste nell'avvicinare, in maniera sempre maggiore, cinema e Tv. Insomma si tenta di far vivere più a lungo la fiction televisiva anche attraverso la trasposizione in home video, come è stato già fatto con «La meglio gioventù». Le sei puntate, che sugli schermi cinematografici, nonostante la lunga durata hanno raccolto al botteghino circa tre milioni di euro, sono state vendute a 35 paesi stranieri, tramite Raitrade, compresi gli Stati uniti e l'Inghilterra. Distribuito da Raicinema il film è uscito in Italia il 20 giugno diviso in due parti. E sabato, a Berlino, è candidato a tre European's award.