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Per un'intervista guerra di smentite tra Bonolis e L'Espresso

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Oggetto del contendere: una intervista a Paolo Bonolis, nuovo acquisto Rai, mostro mediatico in grado con il suo programma preserale di mettere davanti al video dieci e più milioni di persone. Ieri un'anticipazione del sul numero in edicola oggi: «Non voterò più per Forza Italia - avrebbe detto Bonolis all'Espresso - ho la sensazione di vivere in un regime». Motivo dell'amarezza del presentatore: voleva intervistare Enzo Biagi a Domenica In, ma il desiderio non è stato preso in considerazione. Poi solidarietà alla Guzzanti e qualche considerazione su Bossi e Buttiglione. Un vero scoop. L'intervistato smentisce tutto. «L'Espresso ha falsato il mio pensiero», spiega Bonolis prendendo le distanze dall'articolo ancora non pubblicato. Nega di aver mai usato il termine «regime» e quanto alla questione del voto: «non ho detto che avrei cambiato scelte ma solo che poteva avvenire, trincerandomi di fronte alle insistenze della mia interlocutrice. Se avessi avuto la stessa conversazione con un settimanale di diverso orientamento rispetto all'Espresso ci sarebbe stata tutta un'altra impostazione, di tono opposto». Ma L'Espresso non si dà per vinto e conferma che Bonolis ha detto quello che sostengono loro e non quello che dice lo stesso Bonolis. «Il contenuto del colloquio è stato registrato con il consenso dell'interessato. La registrazione è a disposizione», conclude la direzione. La morale della vicenda la fa Giorgio Lainati, responsabile comunicazione del Gruppo di Fi alla Camera: «Al settimanale del Gruppo De Benedetti non interessano le opinioni politiche dell'uomo di spettacolo, quanto fare killeraggio su Forza Italia, la Cdl e Silvio Berlusconi».

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