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Casual o etnico. La sfilata in discoteca si fa ballata

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L'idea, sulla passerella del romano Art Cafè di Alberto Altigieri, è venuta ad Andrea Pistilli e Andrea Quattrini per mostrare ad un pubblico giovanile ma selezionatissimo le nuove creazioni casual della «Blue G», boutique di Sabrina Tranquilli nella capitale sulla circonvallazione Ostiense, regno di griffe amatissime come Replay e Diesel. Così, su musiche da discoteca, i ballerini hanno volteggiato e piroettato sfoggiando costumi di bagno, top, jeans, gonne trendissime. E ai piedi? Le calzature W< di Claudio De Angelis, la prima azienda a produrre dal 1994 scarpe ginniche in chiave fashion. Ad applaudire volti della tv come il gettonatissimo ballerino albanese Kledi Kediu, Maria Mazza, Jimmy Ghione, Andrea Salvetti, Annalisa Mandolini, Dario Bandiera e Marco Senise. Nel locale di villa Borghese, intanto, sono ripresi i martedì consacrati alla couture, che tanto successo hanno riscosso gli scorsi anni. Suggestiva la sfilata «Immaginando l'Africa», organizzata dalla new-entry Francesca Ceci su coreografie di Ben Kaniaru da Mombasa. In passerella le creazioni della casa di moda keniota «Kiko Romeo» creata e disegnata dalla scozzese Ann McCreath, che vive e lavora in Kenya, accompagnate dalle «Collane di Betta» di Elisabetta Capolino. Un'eccezionale combinazione di abiti dipinti e tessuti a mano e preziosi monili dai colori e le forme della più pura tradizione africana ma dall'effetto contemporaneo. Lo stile «Kiko Romeo» nasce dall'idea di catturare l'anima africana attraverso un look etnicamente unico, grazie alla collaborazione con artigiani ed artisti locali e all'utilizzo di materiali e forme delle culture tribali. Alla sua creatività Ann McCreath unisce la valorizzazione di un artigianato ricco di un antico patrimonio culturale, dando così il suo personale sostegno al miglioramento delle condizioni di vita di varie comunità di donne keniote. Abbinamento perfetto con le «Collane di Betta», una preziosa fusione tra il misterioso fascino tribale, le forme naturali e il design moderno. La design romana Elisabetta Capolino, trasferitasi in Africa dopo gli studi in Architettura, ha raccolto e collezionato antichi monili, pietre, murrine, bronzi e oggetti d'ogni genere dai quali trae ispirazione. Stasera, intanto, sulla pedana dell'Art Cafè arrivano gli abiti e le scarpe del giovane stilista d'alta moda Gianni Serra, che cavalcano il filone «moda e arte». Serra mostrerà la sua ultima collezione «Labirinti», dove per la prima volta compaiono alcuni modelli maschili. Gab. Sass.

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