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Altro che Veline: dodici mesi «onorevoli»

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Alle signore atteggiamenti da macho. Gli uomini tra bucato e fornelli. Tutto per beneficenza

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Livia Turco, spiritosissima, si è messa la divisa da Capo di Stato Maggiore: alle sue spalle, luminiscente, la scritta «Peace». Katia Belillo, già amante della kick-boxing, stecca alla mano, gioca a biliardo. Daniela Santanchè, gessato maschile e sigaro, interpreta un tycoon dell'editoria, una sorta di Murdoch in una stanza con le pareti tappezzate di giornali. Tana de Zulueta con tuta e casco è pronta a correre in Formula Uno come Schumacher e Barrichello. Margherita Boniver è un rigoroso economista. E ancora, Bobo Craxi, parannanza alla vita, impasta in cucina le fettuccine all'uovo. Alfonso Pecoraro Scanio spinge il carrello mentre fa la spesa al supermarket scegliendo solo e rigorosamente prodotti biologici. Fausto Bertinotti è un sorridente maestro elementare immortalato tra i suoi allievi. Pietro Folena fa il baby-sitter della sua vera figlia. Mario Landolfi, col ferro da stiro in mano, se la deve vedere, sudando non poco, con una pila di panni di stirare. Dulcis in fundo, Vittorio Sgarbi «il bello», non interpreta come gli altri un ruolo o un mestiere, ma un vizio, addirittura capitale: la vanità. «Che è sia maschile che femminile», sottilizza lui. 12 nostri politici 12, 6 donne e 6 uomini, equamente scelti tra destra e sinistra, maggioranza e opposizione, sono i protagonisti dell'originale calendario 2004 «Politicamente corretto», in edicola da ieri allegato al settimanale Gioia della Hachette Rusconi. Armati di ironia e buon cuore, in nome della parità tra i due sessi, i 12 onorevoli, uno per mese, si sono messi gentilmente in posa dinanzi al click d'autore di Gianmarco Chierigato per una nobile causa: raccogliere fondi per l'Associazione Care & Share Italia Onlus che si occupa dell'adozione a distanza dei bambini del Sud dell'India, garantendo loro vitto, alloggio, cure mediche, vestiario e spese scolastiche fino ai 6 anni. Infatti il ricavato della vendita del lunario (in edicola a 2 euro con «Gioia») andrà interamente all'associazione che la rivista femminile sostiene fin dal 1998. «Abbiamo ribaltato i ruoli, facendo interpretare mestieri prettamente maschili alle donne e viceversa. L'idea di un calendario dei politici è venuta in primis ad Alessandra Mussolini, stanca di vedere sdraiate sui 12 mesi Veline e Letterine», spiega Vera Montanari, direttore di «Gioia» e «Marie Claire». Che, con il Presidente della Hachette Rusconi, Bernard Mellano, ha deciso di presentare il lunario a Roma, domani, con un cocktail blindato ad inviti al Tempio di Adriano, in piazza di Pietra. «Mi sono divertito a posare in cucina, io che non so cucinare affatto e non l'ha mai fatto, ma concordo sul fatto che gli uomini debbano collaborare in casa», ha confessato Bobo Craxi. «È stata una bella esperienza, soprattutto perchè ci siamo uniti per un'opera di beneficenza», aggiunge la Santanchè, l'unica già «calendariata» nel '99. «Il mio invece è un invito a consumare solo prodotti biologici e del commercio equosolidale e a non mangiare Ogm», conclude il verde Pecoraro Scanio.

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