UN CENTRO servizi a disposizione degli stilisti e corsi di formazione.
Ma non per questo si disinteressa della moda, settore di cui Enrico Gasbarra, quando era vicesindaco, si è occupato personalmente. Sempre in prima fila alle sfilate, conscio dell'importanza della moda per la città. A una vetrina tanto importante non si può certo rinunciare. Ed ecco allora le iniziative di Palazzo Valentini. Il centro di servizi costituito da un pool di persone (ancora da definire) che aiuteranno gli stilisti prima delle sfilate, occupandosi di tutto ciò che è burocrazia. E poi i corsi di formazione (ancora da mettere a bando) che dovrebbero partire dal prossimo anno e saranno riservati ai giovani che vogliano avvicinarsi al mondo della moda. Nel frattempo la macchina organizzativa di AltaRoma continua sulla sua strada. Nei giorni scorsi si è riunito il tavolo tecnico che ha visionato il materiale inviato da tanti giovani e ne ha già selezionati i primi cinque le cui performance saranno prodotte per le prossime passerelle capitoline di gennaio. In tutto saranno sette le collezioni che avranno la possibilità di mostrarsi al pubblico, tra italiani e stranieri. I nomi sono ancora top-secret. Dal luglio 2002 sino ad oggi sono 40 in tutto le presentazioni sponsorizzate completamente da AltaRoma. «È il modo migliore - spiega il presidente di AltaRoma, Stefano Dominella - per dare una chance ai giovani di farsi conoscere e di essere inseriti nel mondo del lavoro. Gli stilisti hanno la possibilità di esprimersi liberamente, senza vincoli, mettendo in mostra le proprie qualità. E le aziende trovano nuova linfa. Anche perchè le passerelle capitoline stanno diventando sempre di più crocevia di culture. Sono manifestazioni internazionali e non campanilistiche dove incontrarsi, conoscerci e arricchire il proprio bagaglio culturale». Ma in un panorama che offre spunti interessanti dall'estero come fare per avere una marcia in più rispetto agli altri paesi? La risposta arriva dal presidente di AltaRoma. Che, ancora una volta, rivolge il suo appello al ministro Moratti: «Occorre un istituto tecnico statale per la moda». Kat. Per.