COLLABORAZIONE PER LE PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE
Le finalità, oltre a potenziare un interscambio culturale già esistente, perché ad Ouarzazate sono state girate fiction come «La Bibbia», puntano alla formazione di studenti nelle professioni base dell'industria cinematografica. Il protocollo d'intesa che sigla l'accordo è stato firmato a Roma dal Presidente di Cinecittà Holding Pupi Avati, dall'amministratore delegato dell'Istituto Luce Luciano Sorena, dal presidente della Regione Lazio Storace e dal primo ministro del governo del Marocco Ben Abdallah, alla presenza del sottosegretario ai Beni Culturali Nicola Bono, dell'assessore alla Cultura ed al Turismo della Provincia di Roma Luigi Ciaramelletti e del Sottosegretario alle Comunicazioni Giancarlo Innocenzi. Il rappresentante marocchino ha sottolineato l'importanza del progetto finalizzato a dimostrare, alla luce dei recenti avvenimenti, che anche un paese islamico può essere promotore di cultura e democrazia. Le quote per la realizzazione del progetto sono per l'80% a carico della Regione Lazio che, sottolinea Storace, è interessata perché ospita il cuore pulsante della cinematografia italiana. Il Centro Euromediterraneo selezionerà, attraverso una commissione di esperti, trenta candidati locali ammessi a seguire, per tre mesi, un corso di lingua italiana. Successivamente verranno svolti, nell'arco di due anni, corsi di regia, direzione della fotografia, suono, sceneggiatura, soggetto e montaggio tenuti da professori e maestranze italiane. Alla fine gli studenti realizzeranno un cortometraggio per le valutazioni conclusive. Ed avranno la concreta possibilità, in base al protocollo firmato, di essere inseriti nelle coproduzioni italo-marocchine con basi a Cinecittà ed Ouarzazate. Dopo aver ospitato alcune scene de «Il gladiatore» di Russel Crowe e molte riprese del nuovo film di Oliver Stone «Alessandro il Grande», la cittadella marocchina si prepara ad ospitare un kolossal sul Saladino e la nuova pellicola di Ridley Scott. Mar. Cat.