«Così giovani, così esperti»
Strinati, è noto il suo interesse anche per l'arte contemporanea e per le espressioni creative dei giovani. Che pensa del nuovo Premio? «Che ha soprattutto il pregio di focalizzare l'attenzione sulle Accademie di Belle Arti, che troppo spesso sono sottovalutate e che invece hanno sempre formato artisti preparati. La parola "accademia" sembra, nella mentalità comune, riferirsi a qualcosa di paludato e di cristallizzato nel tempo. Invece le Accademie si stanno rinnovando profondamente. E questo premio lo dimostra». E quale livello creativo ha trovato negli studenti che partecipano alla sezione "arti grafiche"? «Nel complesso - dice il Soprintendente - un livello abbastanza buono. In particolare sono tutti padroni di una pregevole sapienza tecnica. Questo premio merita di proseguire e di essere potenziato. Avrà bisogno di spazi più ampi, di un maggiore coinvolgimento numerico delle Accademie e di un' apertura internazionale. Ma non c'è il minimo dubbio che sia partito col piede giusto e con un notevole senso della misura». (Gab. Sim.)