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Lilliput di celluloide

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Nel '39 il film, nel '96 la fiction con Sharif e O'Toole

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Nel '39 i fratelli ebrei Fischer, già creatori dei personaggi animati di Betty Boop e dell'irascibile Braccio di Ferro, pensano al capolavoro di Swift. Dave Fischer ne filma la versione a cartoon sviluppandone solo la prima parte, quella del viaggio del marinaio inglese nel regno di Lilliput. Una curiosità: il lungometraggio è stato dipinto a mano da oltre 700 artisti che hanno lavorato per più di 18 mesi consumando 18 tonnellate di vernice. Nel '50 la Paramount produce l'omonimo cartoon. Nel '60 da una co-produzione anglo-americana esce sul grande schermo «The Three Worlds of Gulliver» diretto da Jack Sher: il dottor Gulliver, stanco di essere retribuito dai suoi concittadini con abbacchi e verdure, si mette in viaggio per mare alla ricerca di paesi migliori. Sorpreso da una tempesta, naufraga nella cittadina di Lilliput per poi approdare a Bromdingnag. Definito dalla critica un «colorato film per ragazzi ispirato liberamente al pamphlet settecentesco di Jonatfan Swift con ottimi effetti di Ray Harryhausen e musiche di Bernard Herrmann». Nel '77 la versione spagnola del cartoon per la regia di Cruz Delgado. L'epopea del viaggiatore Gulliver continua nelle varie trasposizioni dal grande al piccolo schermo. Da cartone animato a fiction tv: nel 1996 infatti il film tv ispirato alla saga di Gulliver in 2 puntate: adattamento per il piccolo schermo, diretto negli Usa da Charles Sturridge e interpretato da Omar Sharif e Peter O'Toole. Qui la storia inizia dalla fine: il medico Lemuel Gulliver, confuso ed eccitato, fa ritorno a Londra dopo otto anni di assenza e racconta alla moglie Mary e al figlio Tom (che non ha mai conosciuto) l'incredibile storia delle proprie peregrinazioni. Tutti si rifiutano di credere alle sue parole. Ritenuto pazzo viene rinchiuso in manicomio dal dottor Bates, l'uomo che in sua assenza aveva preso il suo posto nella sua casa e nel suo studio medico cercando di convincere la moglie di Gulliver che fosse morto per indurla a sposarlo. Gulliver riuscirà, alla fine, a dimostrare la veridicità della sua storia ed a ricongiungersi con la sua famiglia e i suoi amici. Da notare gli effetti speciali della ditta Henson (quello dei Muppett) e Isabelle Huppert che doppia un cavallo con accento francese.

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