di LORENZO TOZZI INTENSA giornata di studi e rievocazioni quest'oggi nella Sala Accademica ...
Tra i suoi allievi nientemeno che Claudio Abbado, Zubin Mehta e Daniel Baremboim, i quali si sono ricordati del maestro in quest'anno centenario offrendo alla sua memoria a Reggio Emilia e a Roma un concerto omaggio commemorativo. E di lui si è ricordata anche la Wiener Kammerorchester in recenti tournées in Giappone e in Austria. Del resto Zecchi fu didatta insigne prima al Conservatorio di Santa Cecilia, successivamente dopo la guerra nei corsi di perfezionamento dell'Accademia ceciliana, dopo Alfredo Casella, e inoltre in masterclasses e seminari in tutto il mondo. A promuovere l'omaggio a Zecchi è ora l'Associazione «Il Mondo della Musica Roma 2000» diretta dalla pianista Maria Elisa Tozzi, che di Zecchi fu prima allieva, poi interprete ed amica. In mattinata sarà inaugurata una mostra fotografica dedicata al maestro romano mentre nel pomeriggio la sua figura e la sua opera saranno ricordate in un convegno cui parteciperanno, oltre alla curatrice, Antonio Latanza, direttore del Museo degli strumenti musicali, il musicologo Giorgio Vidusso e il compositore Franco Mannino. Seguirà la proiezione del film documentario della danese Ophelia Film per la regia di Ole Askmann «Con spirito» che vede impegnato Zecchi nel suo ultimo concerto a Copenhaghen nel 1984 alle prese con Mozart (Adagio della Serenata K 287) e al pianoforte nel Sogno di Schumann. E verrà anche presentato un cofanetto di quettro cd commemorativi dell'arte del maestro. Un antidivo, un asceta della musica, soprattutto un grande esempio per le successive generazioni che oggi, divenute adulte, dicono grazie al maestro dei maestri. Questo fu Zecchi. Un musicista al servizio della musica, un aristocratico dell'arte sonora che oggi appare quanto mai unico nel suo cammino.