L'evento ha il cuore nella capitale e propone due anteprime
Si apre in modo grandioso l'importante rassegna dell'arte italiana Quadriennale, decollo da Napoli
Dopo la discutibile mostra di 4 anni fa non si può negare che era difficile, per i nuovi vertici della Fondazione Quadriennale, ridare visibilità ed attenzione a quella che è dopo la Biennale di Venezia la più importante rassegna periodica dell'arte italiana. E invece, da quando appena un anno fa si sono messi al lavoro i nuovi vertici della Fondazione presieduta da Gino Agnese, tutto è cambiato e la poderosa macchina espositiva si è messa in moto. La XIV Quadriennale si articola in tre momenti espositivi che idealmente coprono tutto il territorio nazionale: a Napoli adesso, nel Museo della Promotrice di Torino da gennaio 2004 e a Roma, nel rinnovato Palazzo delle Esposizioni, a partire dall'inizio del 2005. Le due Anteprime di Napoli e di Torino presentano 96 artisti ciascuna, selezionati dopo una attenta ricognizione sul territorio fra coloro che hanno tenuto la prima mostra personale dopo il 1990. La Commissione critica del Centro-Sud è formata da Mariantonietta Picone Petrusa, Massimo Bignardi, Vitaldo Conte, Riccardo Notte, Vincenzo Trione e presieduta da Gino Agnese. L'inaugurazione dell'Anteprima di Napoli, aperta fino all'11 gennaio, oggi pomeriggio sarà preceduta da una conferenza del grande massmediologo Derrick De Kerchove, che affronterà il tema «Arte e comunicazione oggi». Visitando la mostra si ha un panorama ampio, vitale e articolato dell'attuale creatività. Tramite 27 opere pittoriche, 26 installazioni, 22 sculture, 12 fotografie, 6 video, 2 opere internet, 1 incisione. Vi domina una compresenza delle differenze che rifiuta qualsiasi univoca linea dominante. Artisti già affermati convivono con quelli più appartati, alcuni dei quali, per la qualità dei lavori, costituiscono delle vere e proprio sorprese. L'allestimento è razionale e rispettoso dei maestosi spazi di Palazzo Reale, che non era mai stato occupato da una mostra d'arte contemporanea in così ampia misura. Fra le opere più coinvolgenti, spiccano la rigorosa ed evocativa installazione in fibre ottiche di Carlo Bernardini, il «Vortice» in gommaspugna di Marcello Cinque, la coraggiosa e visionaria incisione («Horos») di Andrea Lelario, la videoanimazione di Chiara Passa, l'introspettiva installazione oggettuale di Roberto Piloni, lo spazio plastico ed illusorio di Paolo Radi, la videoinstallazione di cioccolata sul tema della bulimia di Cristina Rauso (è un'opera che può essere anche leccata!), le mirabili fotografie di Rino Regoli, l'ironica e provocatoria installazione di Giuseppe Stampone.