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I sogni segreti delle donne famose diventano fotografie

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L'autore di questa novità è il 45enne fotografo inglese Nick Knight noto per la particolare tecnica che unisce lo scatto tradizionale con l'elaborazione artistica digitale. Knight, per il 40/o anno del «The Cal» (come viene chiamato dai collezionisti di tutto il mondo questo vero oggetto del desiderio, realizzato in 45 mila copie mai messe in commercio, ma regalate), ha chiesto a 14 personaggi femminili di confidargli i sogni più riposti. Nessuna si è sottratta alle confidenze, dando vita così alle immagini dei mesi, ognuno interpretato naturalmente da una modella famosa. L'artista non ha rivelato e non rivelerà chi ha sognato cosa: si sa solo che al suo surreale lavoro hanno contribuito le voglie e le fantasie erotiche della cantante Bjork, di un mito come Catherine Deneuve, dell'artista inglese Tracey Emin, di Marianne Faithful, della scrittrice americana osè Heidi Fleiss, di Courtney Love, della stilista Stella McCartney, delle scrittrici Emma Forrest, Catherine Millet, Elisabeth Wurtzel, dell'atleta Aimeè Mullins, delle attrici Emanuelle Seigner e Liv Tyler. Una sola italiana nel gruppo: Isabella Rossellini. Alla presentazione per la stampa c'era un bel mazzetto di top model, tutte conquistate perdutamente da Knight. Al pubblico è stata offerta la visione di un filmato di 16 minuti, con il dietro le quinte e gli scatti originali su cui è intervenuta la post-produzione digitale: immagini molto forti, passioni saffiche, scene di esplicito desiderio di gruppo, atmosfera da «Belle du jour» e da «Portiere di notte». Ma anche un erotismo più sottile, come quello interpretato da Esther De Jong, modella in dolce attesa, che si fa semplicemente accarezzare dal vento, nuda e sdraiata tra i papaveri. Ma per lei e per tutte le altre, da Maria Carla Boscono ad Adina, da Alek Wek a Liberty Ross, da Natalia Vodianova ad Amanda Moore, da Karolina Kurkova a Jessica Miller, da Polyanna Mcintosh e Frenkie Raider, da Dewi Driegen ad Ai Tominaga, nessun imbarazzo, nessuna incertezza, perchè Nick «non è un fotografo - spiegano - è un artista». Nel risultato finale, infatti, il quadro prevale sulla foto e sul soggetto, i nudi quasi non si identificano, le scene più scabrose diventano virtuali: di una forte situazione di sesso lesbico sopravvive solo l'impronta colorata, di un groviglio famelico di corpi maschili intorno alla Kurkova rimane soltanto il messaggio, di un desiderio popolato da animali sopravvive il segno di un ricordo. Alla fine i mesi sono sogni poetici, surrealisti, colorati, persino un po' infantili. Il calendario non è più un calendario, i giorni della settimana appena si intravedono in un gioco di lucido e opaco, tono su tono. Le immagini prevalgono sulla scansione del tempo, l'oggetto ormai da anni ha una sua vita autonoma indipendente dall'uso originario. Il gruppo Pirelli, che festeggia così i 40 anni trascorsi da quell'idea geniale che diede il via a un nuovo genere di comunicazione, anche stavolta, per la tradizionale presentazione londinese, ha fatto le cose in grande: ieri sera, alla Royal Court of Justice, c'è stata una cena di gala per 300 invitati, ricevuti dal presidente Marco Tronchetti Provera e da sua moglie Afef Jnifen.

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