Il motto è: «Tutti insieme in bicicletta»
Contro il traffico e lo smog. Nella capitale e a Firenze ci si incontra di venerdì, a Milano il giovedì
Ecco il motto di Chris Carlsson, 45 anni, inventore del Critical Mass. Scrittore, editore, produttore e designer multimediale, da venti anni factotum del movimento nato in California. «Stavo pedalando quando mi è venuto in mente che sarebbe stato bello formare una massa compatta di ciclisti in grado di conquistarsi uno spazio di libertà nelle strade di San Francisco». La sua idea ha il nome di critical mass ed è diventata un movimento che ha cambiato la storia sociale della bicicletta, spingendo migliaia di ciclisti a formare una sorta di resistenza al traffico. Uno stop al dominio dell'automobile. Carlsson ha scritto la sua filosofia in un libro «Critical mass. Bicycling's defiant celebration». Grazie a lui le masse critiche oggi abitano in centinaia di città nel mondo. Quasi duecento negli Usa. Oltre cento in Europa. Tutto accade in un pomeriggio del 25 settembre 1992, quando un gruppo di persone con la passione per la bicicletta decide di organizzare un ritrovo di ciclisti per una pedalata dopo-lavoro tra le strade di San Francisco. L'appuntamento in Market Street. Nel giro di poco tempo il traffico impazzisce. Oggi la Massa Critica è una realtà tangibile, con obiettivi e motivazioni. «I ciclisti prima di critical mass erano degli individui che passavano nella stessa strada senza conoscersi e senza entrare mai in contatto tra loro - ammette in una intervista - Oggi sono una specie di "zerocrazia" dove ognuno fa quello che gli pare. Nel gruppo si chiacchiera, si stringono amicizie, ciascuno è libero di prendere l'iniziativa. Noi non blocchiamo il traffico, noi siamo il traffico». Il segreto del suo successo si nasconde nel fatto che la manifestazione non serve per conquistare qualcosa in futuro, ma per vivere qualcosa di bello nell'immediato. «Quando siamo diventati un migliaio il traffico di San Francisco si è bloccato completamente - ricorda Carlsson - La polizia non sapeva come comportarsi, arrivava e cercava di individuare chi avesse organizzato la manifestazione, voleva parlare con il leader». È bastato rispettare le regole del traffico e i ciclisti l'hanno avuta vinta. San Francisco è cambiata: dal 1992 ci sono in circolazione il 700% di biciclette in più. «La bicicletta esiste nella testa della gente - conclude - Sono convinto che chi ha partecipato a critical mass è cambiato, perché la gente, anche persone che con la politica non avevano niente a che fare, ha sperimentato per una volta che si può essere protagonisti di un cambiamento, pur se piccolo». E non è poco.