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«FARE L'AMORE»

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Quando lasciarsi fa meglio che straziarsi stando vicini

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Scuote il corpo, come il brivido gelato di una febbre alta, graffia l'anima e la segna con una cicatrice che non sparirà. «Fare l'amore», di Jean-Philippe Toussaint è il romanzo del disamore forte e appassionato come una storia d'amore. Ed è forse per questo che i due amanti-protagonisti, si ritrovano a fare gli stessi gesti del loro primo incontro. La rottura tra i due, si suggella con un brindisi, semplice ed elegante, come la prima volta, e la piccola e dolce Marie, piange prima del primo bacio, sotto i riflessi gialli dei lampioni del Lungosenna, come sette anni dopo, dentro un taxi a Tokyo, a poche ore dall'addio. Insomma in «Fare l'amore» la rottura amorosa è intensa come l'amore stesso, tanto che il protagonista ammette di essere più innamorato di Marie nel momento in cui sta rompendo con lei di quanto non lo fosse al momento del loro primo incontro. In più, la fine dolorosa è accompagnata da una intensa scossa sismica che rende la dirompenza del terremoto interiore che devasta i due amanti, consapevoli, però, che la separazione sia la soluzione migliore, perché la vicinanza li straziava e l'allontamento li riavvicinava, perché si amavano ma non si sopportavano più e a stare insieme si facevano più male che bene e il male era sempre più insopportabile. La storia, cominciata a Parigi, finisce a Tokyo, perché Marie, stilista e scultrice, deve inaugurare una mostra d'arte contemporanea nella metropoli giapponese e chiede all'amante di accompagnarla perché quella città, distaccata e immensa, diventi il luogo della loro separazione. Sull'intero romanzo, duro e avvincente, che si legge d'un fiato, veloce come è il nostro tempo, sullo sfondo di Tokyo, città emblema della modernità, si staglia la minaccia permanente e inquietante di un flacone di acido cloridrico che il protagonista porta sempre con sé ma che non userà per deturpare la faccia bellissima dell'amata perduta. «Faire l'amour» è l'ultimo romanzo di Toussaint, scrittore e regista belga, che a 21 anni, nel '79 ha deciso all'improvviso, mentre era su un bus parigino, di scrivere, iniziando un percorso narrativo suggerito dalla lettura di «Delitto e castigo» di Dostoevskij e dalla visione di un film di Francois Truffaut. Jean-Philippe Toussaint, «Fare l'amore» Ed. Nottetempo, 145 pagine, 13 euro

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