di ROBERTO SACCARELLO NEL XVIII secolo, con l'affermarsi del gusto per le ricerche e per ...
Gli scavi effettuati sul Palatino, nelle periferie, a Ostia, a Tivoli, a Palestrina, fecero riaffiorare splendori dell'arte romana. Templi, terme, ville, sepolcri, teatri vennero accuratamente studiati, descritti e documentati. La topografia della Roma antica di Giambattista Piranesi, appassionato interprete della magnificenza delle antiche vestigia romane fornì una raccolta completa dei resti dell'Urbe, rilevati con dettagliata, metodica indagine. Le splendide serie delle sue incisioni, tra le quali «Vedute di Roma» e «Antichità Romane», costituirono per gli artisti una preziosa fonte di modelli. In questo ambiente culturale, l'arte di Gian Paolo Pannini, ispirata proprio alle concezioni del Piranesi, fu grandemente apprezzata ed i suoi dipinti di «rovine» furono particolarmente richiesti e ricercati sia in Italia che all'estero. L'artista, nato a Piacenza nel 1691, si dedicò nella prima giovinezza agli studi di architettura e prospettiva e si trasferì, poi, a Roma per approfondire lo studio della figura; nel 1718 iniziò la decorazione di Villa Patrizi, opera che lo rivelò al mondo artistico romano. Sono attribuiti alla cerchia del Pannini i due dipinti appartenenti alla collezione dell'Ordine di Malta «I Dioscuri a Monte Cavallo» e «I Lottatori degli Uffizi» riprodotti nella loro interezza dalle Poste Magistrali rispettivamente su due francobolli da 6 Scudi uniti in coppia orizzontale, emessi il 13 ottobre scorso. Nella seconda veduta, alla sinistra del gruppo scultoreo dei lottatori, si erge imponente la piramide di Caio Cestio, monumento che nel 12 a.C. racchiuse le ceneri del prefetto romano, ritenuta nel Medioevo la tomba di Remo. Per informazioni Poste Magistrali via Bocca di Leone Roma Tel. 06.67581112