LICENZIAMENTI E CASSA INTEGRAZIONE
Ma intanto, i sindacati tessili annunciano che un'altra firma storica della moda, Erreuno, ha avviato la procedura per licenziare 29 persone, su un organico di 45. E anche i lavoratori della Erreuno manifesteranno, venerdì prossimo, di fronte alla boutique milanese della griffe, in via Santo Spirito. Ieri pomeriggio, una cinquantina di operaie di Sesto Ulteriano, accompagnate da striscioni e sbatacchiar di campane, hanno consegnato ai passanti i volantini con «l'altra faccia di Krizia», dove si racconta che la stilista e imprenditrice Mariuccia Mandelli vorrebbe riorganizzare il loro stabilimento, trasformandolo da polo produttivo a sede logistica, con la creazione di un outlet. «Sessanta persone sono state messe in cassa integrazione ordinaria per quattro settimane, e lo stabilimento - spiega Cinzia Airoldi della Femca Cisl - viene smobilitato giorno dopo giorno, così che non ci sarà possibilità di recuperare tutti i posti di lavoro». Per quanto riguarda la Erreuno, invece, Filtea Cgil e Femca Cisl ritengono che l'azienda debba mettere a disposizione risorse consistenti per ridurre l'impatto sociale dei licenziamenti e che debba «fornire un progetto serio e trasparente di rilancio, per garantire un'occupazione stabile per chi resterà nell'impresa e la prosecuzione di un marchio di enorme prestigio».