Poker d'assi per rivitalizzare Sanremo

La proposta, sotto forma di referendum popolare, è stata lanciata dalla trasmissione radiofonica «La Tv che balla», in onda ogni mattina, alle 11 su Radiodue. Ed ha subito suscitato l'interesse degli ascoltatori che hanno letteralmente intasato i centralini del programma, per esprimere il proprio giudizio sull'ipotesi della quadruplice conduzione. «I radioascoltatori hanno risposto alla nostra provocazione in maniera largamente positiva ed hanno espresso il proprio gradimento per l'inedito quartetto» commentano i responsabili del programma. «La loro risposta è stata al di sopra delle nostre stesse previsioni». L'ipotesi dei quattro mostri sacri al timone di Sanremo 2004, si inquadrerebbe nel più ampio progetto di far rientrare l'edizione del festival di Sanremo del 2004 nell'ambito delle celebrazioni per i cinquant'anni della Tv che cadono proprio nel prossimo anno. Ma sembra destinata a restare una goliardica provocazione. Intanto continua l'incertezza sia sul nome del conduttore, sia sulla formula della manifestazione, la cui conferenza stampa di presentazione avverrà a Sanremo il prossimo 10 novembre. In tale contesto la proposta di Radiodue vuole rappresentare un sondaggio indicativo della volontà del pubblico. Ma di sondaggi, in questo periodo ne circolano anche altri, tra cui quello realizzato dal Tg com, il notiziario web delle reti Mediaset, secondo il quale la coppia più votata dal popolo di Internet, è rappresentata da Gerry Scotti e da Maria De Filippi. La proposta di Radiodue ha colto di sorpresa Raimondo Vianello. Che commenta: «La mia esperienza come conduttore del festival di Sanremo risale al 1998. Mi sono divertito nel caratterizzare la mia conduzione come ironica e disincantata, sottolineata da quello spirito di leggerezza che ha sdrammatizzato la suspense e l'emozione della gara. E sono stato felice nell'apprendere che, secondo un recente sondaggio, il Sanremo da me condotto è al top delle preferenze del pubblico tra le ultime dieci edizioni. Ma quella rimane una esperienza isolata. Il festival non ha mai rappresentato un traguardo professionale per me che, tra l'altro, cinque anni fa, ho sostituito Fabio Fazio rinunciatario all'ultimo momento». «Mi considero completamente fuori da questa edizione del festival anche se auguro alla manifestazione, da me molto amata, il più grande successo di pubblico, come nella più schietta tradizione della sua più che cinquantennale esistenza», sottolinea Pippo Baudo, direttore artistico negli ultimi due anni. Mike Bongiorno, invece, la cui ultima presenza sul palcoscenico dell'Ariston risale a sei anni fa, non solo non esclude un suo ritorno, ma, come anticipato da Il Tempo, qualche giorno fa, si propone come futuro conduttore, purché affiancato da un partner comico con cui dividere le fatiche delle lunghe dirette. Pippo Baudo e Mike Bongiorno sono stati, per undici volte, i padroni di casa della manifestazione canora. Infine Adriano Aragozzini, già organizzatore in passato di tanti festival sanremesi. «I presentatori del festival di Sanremo devono soltanto introdurre, in maniera ironica e spettacolare le canzoni in gara, costituiscono, insomma, soltanto un aspetto "tecnico" della manifestazione. In quest'ottica, quattro personaggi importanti come Baudo, Bongiorno, la Carrà e Vianello, potrebbero apparire troppo ingombranti perché catalizzerebbero tutta l'attenzione del pubblico sulla loro contemporanea presenza, vissuta come un evento televisivo».