Gli italiani in coro «Siamo stanchi del trash televisivo»
E tra i più critici, ci sono i telespettatori del Nord. Un malcontento diffuso che emerge da una indagine condotta da Ricerca-Demoskopea e che coinvolge, seppur con qualche variazione, la Rai, Mediaset e le reti locali, mentre la pay tv stenta a decollare, con il 23,3% di abbonati. Dallo studio di Ricerca-Demoskopea - condotto su un campione di 621 casi, rappresentativo della popolazione italiana per sesso, età, area geografica ed ampiezza del centro di residenza - risulta che la media nazionale degli scontenti (68,2%) si alza notevolmente tra i telespettatori settentrionali (Nord Ovest 71,6%; Nord Est 75,6%), è laureato (80,4%), si colloca politicamente nell'area di centrosinistra (78,1%) e ha un lavoro dipendente (73%). Al contrario, tra coloro che ritengono il livello delle trasmissioni «elevato» o «molto elevato» (31,8%) appare più indulgente il giudizio di chi ha la licenza elementare (45,6%) o media (42,2%), abita al Sud (41,7%), ha almeno un figlio di età non superiore ai 18 anni (37%) e non lavora fuori casa (36,9%). Nonostante il livello delle trasmissioni sia ritenuto «basso» o «molto basso» in generale per tutte le reti televisive, gli intervistati da Ricerca-Demoskopea appaiano più severi con la Rai: il 41,2% del campione si dichiara infatti soddisfatto dei programmi Mediaset contro il 34,3% di chi assegna la propria preferenza alla tv pubblica. Tra i più soddisfatti delle trasmissioni Mediaset figurano gli intervistati di età compresa tra i 35 e i 54 anni (48,9%), i residenti al Sud (49,8%), chi ha la licenza elementare (57,3%) o media (53%), non lavora (46,7%) e si colloca politicamente nell'area del centrodestra (53% a fronte di un giudizio molto critico tra gli intervistati di centrosinistra, il 67,8% dei quali valuta il livello delle trasmissioni Mediaset «basso» o «molto basso»). Gli insoddisfatti della Rai si attestano invece al 57,2%, con percentuali più alte rispetto al totale campione tra coloro che vivono al Nord Est (71,3%) e sono laureati (62,5%). Nel dettaglio, tra i soddisfatti di Mediaset registrano una percentuale più alta i giovani tra i 18 e i 34 anni (34,6%), i residenti al Sud (34,5%) e nei piccoli centri fino a 30.000 abitanti (31,6%), chi ha la licenza elementare (29,4%) e media (32%) e si dichiara di centrodestra (33,6%). Ad essere maggiormente insoddisfatti della Rai sono invece i residenti al Nord Ovest (42%) e al Centro (42,1%), chi abita in centri con oltre 100.000 abitanti (41%), ha la licenza media inferiore (40,1%) o è laureato (44,6%) ed è schierato politicamente nell'area di centrodestra (44,5%). È poi interessante notare come per il 51% del campione la distinzione tra Tv pubblica e Tv commerciale dovrebbe riflettersi nei contenuti dei programmi trasmessi. Secondo gli intervistati la Rai dovrebbe puntare maggiormente sui programmi culturali ed educativi, dare più spazio all'informazione relativa ai servizi sociali, trasmettere meno pubblicità, fornire più informazione in generale, non mandare in onda programmi violenti e dare più spazio alle realtà locali. R. S.