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Hollywood, dive scatenate L'Oscar val bene un nudo

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L'Oscar ad Halle Berry per «Monster's ball», un film drammatico con una torrida scena di sesso, ha fatto scuola: le dive di Hollywood in corsa per l'agognata statuetta si sono spogliate nelle pellicole strappa lacrime che stanno invadendo gli schermi Usa nello sprint finale del 2003. Dive come Gwyneth Paltrow, Nicole Kidman e Meg Ryan - sempre molto attente ai centimetri di pelle scoperta esibiti sullo schermo - hanno abbandonato ogni ritegno nei film drammatici giunti in America nelle ultime settimane dell'anno, quelle decisive per conquistare la candidatura agli Oscar. La Paltrow ha accettato di spogliarsi per «Sylvia», la drammatica ricostruzione della vita della poetessa Sylvia Plath, morta suicida col gas nel 1963, quando aveva solo trenta anni. L'attrice aveva già accettato di spogliarsi in un'altra pellicola piena di poesia, il premiatissimo «Shakespeare in love», dove interpretava il ruolo della musa del grande scrittore, una perfomance che aveva fatto vincere alla Paltrow l'Oscar per la miglior attrice. Si spoglia nuda anche Nicole Kidman in «The human stain», un film accolto con scarso entusiasmo dalla critica americana, dove la sua relazione con il più anziano Anthony Hopkins è sembrata poco credibile (ricevendo la stessa reazione della disastrosa coppia Sean Connery e Catherine Zeta-Jones nello sfortunato «Entrapment»). Ma le aspettative Oscar per Nicole Kidman sono riservate ad un altro film di fine anno, l'atteso «Cold mountain», girato dal regista Anthony Minghella («Il paziente inglese») in Romania con un folto cast di attori al fianco della diva australiana: Jude Law, Renee Zellweger, Natalie Portman e Philip Seymour Hoffman. La pellicola è considerata tra le favorite nella corsa agli Oscar. Anche la Kidman ha dosato sinora i centimetri di pelle scoperta concessi agli spettatori del grande schermo, accettando comunque di spogliarsi per l'ultimo film di Stanley Kubrick («Eyes wide shut») dove recitava però al fianco di Tom Cruise, allora suo marito. L'attrice si era spogliata invece per il teatro per una famosa edizione della commedia «The blue room» anche se per una scena di pochi secondi. Le scene senza vestiti sono state invece una svolta per Meg Ryan che dopo essersi specializzata per anni in ruoli da "ragazza della porta accanto" ha accettato di denudarsi nel drammatico «In the cut», approvato solo di recente sugli schermi americani. Alcune scene del film hanno un'alta carica erotica e la Ryan ha ammesso di «avere provato molto imbarazzo» nel girarle, ma le sequenze erano indispensabili all'equilibrio del film, diretto da Jane Campion («Lezioni di piano»). Le scene di nudo non hanno in genere la capacità di influenzare, in un senso o nell'altro, il giudizio della giuria degli Oscar. Ma non ci sono dubbi sul fatto che la scena di Kathy Bates nuda nella vasca da bagno con Jack Nicholson, nel film «About Schmidt», ha aiutato i membri della Academy a prendere nota della interpretazione della Bates, che ha ricevuto una candidatura all'Oscar. Vi sono attrici, come Julia Roberts, che si sono sempre rifiutate di spogliarsi sullo schermo (solo in «Pretty woman» la diva ha accettato di mostrarsi nuda per un istante). La lista degli attori che hanno accettato di comparire nudi sul grande schermo è molto lunga, con nomi famosi come Tom Cruise, Denzel Washington, Kevin Bacon, Arnold Schwarzenegger, Russell Crowe e Brad Pitt (solo per citare i più famosi). Tra i film più attesi di Natale o del periodo invernale vi sono negli Usa le puntate finali di «Matrix» (in uscita questa settimana) e della saga de «Il signore degli anelli» («Il ritorno del re»), l'epico film «L'ultimo samurai» (con Tom Cruise) e la già menzionata «Cold mountain». Lo spostamento degli Oscar da marzo a febbraio ha anticipato ai primi di gennaio l'inizio della votazione per le candidature rendendo ancora più importante il mese di dicembre per la uscita dei film più autorevoli: i membri della Academy voteranno col ricordo freschissimo delle p

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